curriculum dei professionisti di codesta azienda, al fine di rendere la selezione pubblica e trasparente.
Ci si rende conto che neanche in uno stato di emergenza ci si riesca a liberare delle modalità superficiali e potenzialmente clientelari, consuetudine di una gestione poco attenta e compromessa, con cui si affidano incarichi e funzioni, in spregio oltre che ai contratti di lavoro soprattutto al buon senso, attesa la necessità di dover gestire al meglio le circostanze straordinarie in un luogo di lavoro complesso e potenziale focolaio infettivo, per tutta la comunità di riferimento (cittadini e lavoratori).
Aver scelto senza contestualizzare competenze, conoscenze e professionalità, mostra che è ancora in auge la modalità di affidamento di incarichi quale benedizione divina di appartenenza non di difficile comprensione.
Oltretutto recentemente altri operatori sono stati incaricati con modalità tutt’altro che trasparenti e su cui si nutrono dubbi anche in considerazione che la ottimizzazione delle risorse non può distaccarsi dagli obblighi di trovare linee guida regolamentanti la materia anche se espressamente vincolandole al caso in specie derivate dall’urgenza collegata all’emergenza in atto.
Nessuno degli attori in campo (organizzazioni sindacali, delegati RSU e RLS) è stato né coinvolto nè informato, e oltre agli estremi di chiara attività sindacale cui al termine dell’emergenza in atto codesta azienda sarà chiamata a rispondere, l’aspetto più inquietante è il dover assistere che le vecchie logiche sono dure a morire.
Come spesso accade in codesta azienda si è persa ancora l’occasione per poter cambiare e fare finalmente quel salto di qualità verso una gestione aziendalistica che metta al centro professionalità e valore delle persone, per lasciarla invece alla solita gestione approssimativa e raffazzonata che fa ricadere le scelte sugli “amici che sono tutti uguali, ma alcuni più uguali degli altri”.
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Il Segretario Generale
CISL FP
Pietro Antonacchio
Firma
autografa omessa ai sensi
dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993
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