T utti al capezzale dell’ospedale per evitare la chiusura di tre reparti
Sarà avviata una raccolta di firme. Chiesto un consiglio intercomunale allargato all’università
Lo strano silenzio del Pd
MERCATO SAN SEVERINO – Tutti al capezzale dell’ospedale di Curteri, per evitare la chiusura dei reparti di
Ginecologia, Nefrologia e Pediatria, prevista nel piano di riordino sanitario dell’Asl della regione, con
accorpamenti al “Ruggi”. Mobilitati i cittadini, le forze sociali e politiche, gli amministratori locali,
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ed i medici per evitare lo smembramento del nosocomio che potrebbe sancire l’inizio della chiusura della
struttura sanitaria. Il comitato pro ospedale, con i referenti Luca Picarella e Giuseppe Saggese, che intendono
avviare una raccolta di firme da inviare poi a Asl, Prefetto e Governatore. In campo per una serie di iniziative
politiche, anche il sindaco Romano ed il delegato alla sanità Carmine Landi. Impegnati in prima linea anche i
rappresentati delle organizzazione sindacali ed il presidente del consiglio comunale Mauro Iannone, per il quale
“bisogna tutelare il nostro nosocomio evitando le polemiche politiche e remando tutti nella stessa direzione, in
quanto la tutela della salute dei cittadini non ha colore politico”. Si mobilitano anche i cittadini e le autorità
di Fisciano dove Emilio Landi, Antonio D’Auria, Diego Siniscalchi, Giovanni Sessa e Costabile Spinelli chiedono
un consiglio intercomunale per salvare l’ospedale, “che è un patrimonio per tutta la valle dell’irno” favorevole a
questa proposta anche il consigliere comunale di minoranza di Castel San Giorgio Paola Lanzara, la quale ritiene
che “tutti insieme dobbiamo fare il massimo sforzo politico ed economico per scongiurare la chiusura dei reparti
dell’ospedale, unico punto di riferimento sanitario del nostro territorio che va difeso e tutelato”. La stessa
porterà il problema all’attenzione del consiglio comunale di Castel San Giorgio in programma domani, anche in
considerazione del fatto che a Curteri operano diversi operatori sanitari del centro del basso nocerino. Inoltre
sollecitati dagli esponenti dell’ Udc della valle dell’irno, quali Giovanni Landi, Antonio D’Auria, Mimma Grimaldi,
Enza Mogavero, Angelo Notari, Pasquale Alfano, Gerardo Somma, Enzo Erra, Enzo Di Rosario e Franco Cosimato, sono
pronti a portare il problema all’attenzione del governatore De Luca, il segretario provinciale dell’Udc Cobellis e
il consigliere regionale dello stesso partito Maria Ricchiuti. Pronti a far sentire la propria voce anche i medici
di base, i pediatri e i ginecologi della zona. Stupisce, infine, il silenzio del Pd locale, provinciale e regionale
che pure nei mesi scorsi aveva tenuto nel nosocomio, alla presenza del sindaco di Baronissi Valiante, e del
consigliere regionale Amabile, un’assemblea pubblica per tutelare la struttara sanitaria. I rappresentati sindacali,
di Cgli, Cisl, Uil, sia di medici, che degli infermieri, hanno chiesto un incontro urgente con il direttore generale
del “Ruggi”
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