IL BUS 55 CSTP DA S. SEVERINO A GAIANO SALTA LE CORSE, SECONDO I RESIDENTI
Fisciano. Disagi per le corse a singhiozzo lungo la tratta Mercato S. Severino-Gaiano, coperta dal bus numero 55 del Cstp – acronimo per “Consorzio salernitano trasporti pubblici”, l’azienda che ha sostituito la “vecchia ”Atacs negli anni ’90.
Una linea che copre buona parte del territorio fiscianese, lambisce l’università e protrae il suo servizio a S. Severino. Vengono altresì toccate località quali Nocelleto, Faraldo, Villa, Settefichi e Pizzolano – nonché Carpineto, Penta, Orignano, appunto Gaiano, e altre zone comprensoriali. La protesta va avanti da tempo, con la presenza di poche corse al giorno – alcuni residenti, sentendosi isolati, dicono che ve ne siano solo tre, per non parlare delle festività.
Il fenomeno si acuisce soprattutto in tal periodo - dopo il Natale e a ridosso del nuovo anno, quando l’ateneo
è ancora chiuso per le festività ma tuttavia vi sono figure professionali che devono comunque presentarsi al lavoro;
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ebbene, questi ultimi non trovano – in tali giorni “fatidici” – un’alternativa all’auto, in quanto il 55 arriva in
ritardo o comunque è insufficiente a permetter loro di recarsi al luogo di lavoro – a causa del “salto” di corse.
Tra gli utenti più… “danneggiati” e/o mal serviti, il cameraman R. D. C. e il cameriere A. M.
Il primo, pur avendo conseguito la patente, non ha sempre la disponibilità di una vettura, mentre il secondo non può fare a meno di essere accompagnato o di usufruire di un passaggio. Costui si reca in un noto albergo di Fisciano, dove i turni iniziano presto e terminano a tarda notte.
I disservizi, come sempre, pesano di più sulle fasce e/o categorie deboli e svantaggiate: in primis anziani, portatori di handicap e non automuniti. R.D.C. richiede a gran voce, interpretando le istanze e esigenze degli abitanti di Gaiano, che “Non vi siano ulteriori tagli ai trasporti pubblici, anche se i dipendenti Cstp navigano in cattive acque o non vengono pagati”. Il cameraman paga regolarmente l’abbonamento per usufruire di mezzi anche obsoleti, ma sono le corse – a quanto pare – a non essere puntuali ed efficienti.
di: ANNA MARIA NOIA
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