SUOR M. TERESA FARNETANO
PERDIFUMO - Nell’ambito della manifestazione “Meeting della fede” tenutasi a Perdifumo il 29 maggio scorso è stata consegnata alla memoria di Suor M.Teresa Farnetano dal Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania Monsignor Ciro Miniero la medaglia pontificia d’argento con dedica consegnata da monsignore Guglielmo Manna, la pergamena di benemerenza, per il servizio svolto nella comunità, dal sindaco dottor Vincenzo Paolillo; il premio è stato ritirato da suor Rosaria Di Conza ,superiora delle Suore Vocazioniste di Licusati. Ecco le tappe più significative della vita della suora. Suor Teresa Farnetano nacque il 10 aprile 1920 a Licusati, in una famiglia agiata e benestante. La giovane Teresa doveva sposarsi con un impresario edile del posto, ma evidentemente la voce del Signore la travolse al punto da comunicare alla famiglia che sarebbe partita per farsi suora. Lo sgomento dei familiari fu tale da non darle nulla della dote preparata per il matrimonio, solo la cognata, moglie del fratello Delfino, le diede parte del suo corredo, condividendone la scelta. La giovane Teresa partì da Licusati l’8 dicembre del 1943,
l’anno in cui ancora imperversavano i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, diretta verso la casa madre
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di Pianura. Quando la raggiunse, Teresa arrivò con la freschezza dell’età portando una volontà decisa a raggiungere
gli ideali a cui si sentiva chiamata. Dopo il postulandato fu ammessa al noviziato e durante quel periodo veniva
spesso a trovarla il parroco di Cercola, don Giovanni De Luca, cugino della madre, il quale ebbe un ruolo importante
nel convincere la famiglia. Trascorso il primo anno di noviziato suor Teresa ebbe i primi cedimenti fisici dovuti
alle carenze vitaminica per cui era sempre febbricitante e debole. La rev. Madre si preoccupò al punto da inviare
una lettera alla famiglia. La madre rispose con fermezza chiedendone il rientro a casa. Madre Giovanna riferì le
parole della madre a suor Teresa, la quale rispose che la sua scelta era stata fatta. Intanto le condizioni di sa
lute andavano aggravandosi e Madre Giovanna, preoccupata, avvisò don Giustino raccontandogli quando accaduto. Don Giustino saputa la risposta di suor Teresa invitò la Madre superiora, sua sorella, a scrivere nuovamente alla famiglia dicendo: “ suor Teresa resterà con noi e per lunghi anni”. Infatti resterà fedele al carisma di don Giustino festeggiando 70 anni di vita consacrata. Due anni dopo, compiuto il noviziato, si consacra con i voti temporanei . Nonostante si trovi ancora all’inizio del suo cammino religioso, i superiori non esitano a destinarla come superiora a San Marzano sul Sarno, dove gestisce un laboratorio di taglio e cucito, mestiere già condiviso con la sorella di sangue Elvira, poi perfezionato a Napoli. Infatti in ogni residenza in cui sarà assegnata tra cui: Agrigento, Canicattì, Sezze Romano, Napoli-Vomero, Altavilla Silentina, Monteverde, Bovino, Marina di Camerota, Montesano sulla Marcellana, Lentiscosa e Perdifumo. Proprio in quest’ultima cittadina verrà per due mandati, coprirà l’ufficio di maestra di sartoria oltre a quello di superiora, in ogni casa allestiva un piccolo atelier aperto anche ai laici per i quali confezionava abiti. Svolgerà il suo servizio prevalentemente nei Vocazionari: vivai delle vocazioni sacerdotali, dove la suora vocazionista realizza la sua vera professione di fede, secondo l’ideale del fondatore.
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