BARONISSI. Continua la battaglia legale per la gestione dello Stadio Comunale Giannantonio Figliolia
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di Baronissi. La Giunta, con una delibera di giovedì scorso, ha deciso infatti di ricorrere al Consiglio di
Stato contro la decisione del Tar che due settimane fa aveva annullato la risoluzione del contratto operato
dall'ente comunale con l'Associazione Sportiva Baronissi Calcio. La decisione dell'amministrazione comunale
rientrava nel piano di riorganizzazione delle gestioni dei vari impianti, vero e proprio cavallo di battaglia
di Gianfranco Valiante durante la campagna elettorale che lamentava gestioni eccessivamente onerose per i cittadini
e soprattutto per le casse comunali che a detta sua ricavavano scarsi introiti. Nel caso dello Stadio
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Comunale Figliolia a spingere il Comune a questa decisione sarebbero state delle gravi inadempienze da parte
dell'associazione sportiva. La risoluzione unilaterale è però stata bocciata dal Tribunale Amministrativo
Regionale a seguito del ricorso del Baronissi Calcio che ha lamentato l’ingiustizia del provvedimento assunto
dal Comune chiedendo, in via cautelare, di sospenderlo. L'amministrazione comunale ha deliberato di resistere
in giudizio. I giudici amministrativi, dopo aver ascoltato gli avvocati delle due parti nell’udienza di
giovedì 16 ottobre, hanno così accolto le richieste dell’associazione ritenendo, ad una prima valutazione,
infondate le tesi del Comune bloccando l'ente fino alla decisione finale fissata per il prossimo anno. Ora
però l'amministrazione comunale ha deciso di portare la questione davanti al Consiglio di Stato che potrebbe
mettere la parola fine ad una vicenda che si trascina ormai da tre mesi. Inaugurato nel maggio 2013, dopo
un intervento di restyling che ha visto la posa del manto in sintetico, l'impianto di Via Giustino Fortunato
a Sava ha ospitato diversi allenamenti della Salernitana e l'ultimo in ordine di tempo, del Calcio Catania
che venerdì ha operato la seduta di rifinitura prima della partita valevole per il campionato di serie B allo
Stadio Partenio contro l'Avellino.
Angelo Petrone
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