GLI SPRECHI E GLI SCEMPI AMBIENTALI A S. SEVERINO, NELLE PAROLE DELL’ECOLOGISTA RAFFAELE GRIMALDI
Mercato S. Severino. A zonzo per la città con l’amico ecologista Raffaele Grimaldi. Noto il suo impegno ambientalista, dapprima con i Verdi per poi approdare alla “area” vendoliana di Sel – Sinistra, ecologia e libertà. Sue, insieme agli amici di sempre Peppe Esposito, Ugo De Santis, Rosario Pesce ed Emilio Esposito, tante battaglie condotte in prima linea contro i “mostri” del territorio e le inefficienze, gli sprechi.
E proprio riguardo gli sprechi sia finanziari che strutturali presenti, a suo parere, a Mercato S. Severino –
nonché per la salvaguardia della natura – egli punta il dito, ma con senso critico bipartisan e trasversale,
“contro” il primo cittadino Giovanni Romano. “Reo” – a suo dire – di aver permesso “troppi scempi” nel ridente
centro irnino.
Nel nostro colloquio con Grimaldi, giornalista, si sono rivissute nella chiacchierata tante criticità e numerosi
punti oscuri nel comprensorio; alcuni “misfatti” ecologici sono già stati “perpetrati” in passato, altri si sono
ulteriormente aggravati. Poi sorgono nuove problematiche ambientali, come il già approvato progetto di una fontana
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da allocarsi in piazza Imperio – dove sorge il Comune – che secondo l’attivista “green” offuscherà la visibilità
agli avventori, in particolar modo agli studenti della scuola media “S. Tommaso”, prospiciente palazzo di Città.
“Nel corso degli anni – afferma Grimaldi – le scelte urbanistiche effettuate si sono rivelate ancora più dannose
per la nostra comunità. Infatti il progressivo incremento della popolazione si scontra con la mancanza di spazi
vitali e di luoghi di socialità.”
“Gli scempi più evidenti – dichiara – sono quelli di piazza XX settembre, mortificata dal cemento, ma è l’intero territorio comunale ad essere stato stravolto, in questo ventennio.”
“Con scelte – incalza – che noi riteniamo del tutto inopportune e inadeguate, per la soluzione dei problemi dei cittadini. Anzi proprio loro – sostiene – hanno dovuto pagare anche la realizzazione di misfatti ambientali mai richiesti.”
Grimaldi dice di sentirsi “preoccupato anche per l’ultima “pensata” inutile e costosa da parte dell’amministrazione Romano”: la realizzazione di un “mega acquitrino” (sono sue parole) nella splendida piazza Imperio.
“Il progetto dell’amministrazione comunale – riprende Raffaele Grimaldi – invade senza senso l’ultima piazza “libera” del capoluogo, prevedendo una spesa di oltre un milione di euro.”
“E’ previsto un ovaloide lungo 30 metri, dinanzi la scuola media “S. Tommaso d’Aquino”, e non contento il sindaco farà costruire anche un muro di circa due metri alle spalle dell’ovaloide, che oscurerà la visuale e toglierà luminosità alle aule scolastiche.”
“Sicuramente – dice ancora – si creerà dell’acqua putrida, ma sulla carta la struttura viene definita appunto fontana.”
“Già abbiamo avuto conferma della sciatteria dell’attuale amministrazione con il mausoleo di piazza XX settembre – esprime il giornalista – costato un’enormità alle casse comunali e poi trasformato in una microdiscarica.”
Raffaele Grimaldi conclude: “Invitiamo l’amministrazione Romano a ritirare il progetto, per non rovinare l’ultima piazza intatta del nostro capoluogo ed evitare un inutile spreco di soldi pubblici.”
ANNA MARIA NOIA
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