2 2 MESI AL SERVIZIO DEI CITTADINI DI CASTEL SAN GIORGIO E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE: COM’E’ CAMBIATO IL PAESE…
Noi possiamo solo raccontare quel che abbiamo trovato e quel che abbiamo ritenuto di fare per mantenere quel che andava bene e migliorare quanto andava sistemato…
Al Sindaco nel giugno 2013, all’inizio del nostro mandato espletato a titolo gratuito da parte di tutta la Dirigenza (Presidente dr. Antonio Esposito e Consigliere Gerardo Bove), abbiamo chiesto 2 cose: carta bianca e più risorse per provare a ribaltare una situazione gestionale ed economica oltremodo difficile.
Ai dipendenti abbiamo chiesto, e non ci siamo ancora riusciti ad ottenerlo da tutti, di abbandonare la convinzione che il “posto” nella SGS sia un “piacere politico” che garantisce loro lo stipendio a vita, anche senza guadagnarselo!!!
Che base giuridica ha la San Giorgio Servizi in quanto partecipata?
L’espressione in house providing (usata per la prima volta in sede comunitaria nel Libro Bianco sugli appalti del 1998) identifica il fenomeno di "autoproduzione" di beni, servizi o lavori da parte della pubblica amministrazione. L’autoproduzione consiste nell’acquisire un bene o un servizio attingendoli all’interno della propria compagine organizzativa senza ricorrere a "terzi" tramite gara (così detta esternalizzazione) e dunque al mercato. In ragione del "controllo analogo" e della "destinazione prevalente dell’attività", l’ente in house non può ritenersi terzo rispetto all’amministrazione controllante, ma deve considerarsi come uno dei servizi propri dell’amministrazione stessa: non è, pertanto, necessario che l’amministrazione ponga in essere procedure di evidenza pubblica per l’affidamento di appalti. In altri termini, il giudice comunitario ha statuito che in presenza dei requisiti del cosiddetto controllo analogo e della realizzazione della parte più importante della propria attività nei confronti dell’ente pubblico controllante, un soggetto di diritto privato, seppure giuridicamente distinto dalla Pubblica Amministrazione, non può essere considerato un organismo terzo rispetto a questa. Manca, dunque, quell’incontro di volontà tra due soggetti in grado di instaurare tra loro un vero e proprio vincolo contrattuale e, di conseguenza, l’Amministrazione aggiudicatrice può prescindere dall’applicazione della normativa in materia di contratti pubblici. Pertanto, l’idea di una società partecipata in house è senz’altro valida per i Comuni, soprattutto piccoli e medi, perché essa permette di gestire i servizi comunali in economia, in maniera consona anche alla esiguità dei bilanci comunali ed alla diminuita erogazione centrale di fondi per i servizi sul territorio.
Quali sono state le prime incombenze del suo mandato?
La prima urgenza è stata quella di fare di più per aumentare le entrate per poter mettere mano alla grave situazione debitoria. Per lavorare di più ci volevano più persone e pertanto la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di richiamare al lavoro i cassintegrati. Fatto questo, abbiamo iniziato a tessere giorno per giorno una ricostruzione di tutto quanto fosse visibile, ma soprattutto nascosto nei meandri della Società. Con molta pazienza e non senza notevole preoccupazione abbiamo portato alla luce un autentico buco economico, iniziato già dalle prime epoche della Società per cattiva impostazione politica della stessa (non si possono gestire i servizi con dipendenti a 2 o 3 ore di lavoro al giorno, non è possibile incassare meno di quanto si spende per le spese fisse, ecc.) ed una serie notevole di contenziosi, che definire dovuti o casuali sarebbe da ingenui…
Solo 2 cose voglio dire al riguardo: in 2 anni non abbiamo aperto un solo contenzioso, né dato incarichi esterni di alcun genere! La seconda è che ci siamo trovati a pagare debiti risalenti già al primo anno di gestione (2007) e con questo ho detto tutto: i precedenti amministratori hanno ben pensato invece a liquidarsi sempre le loro spettanze prima di pagare i debiti della Società!!!
Questo lavoro certosino è stato completato nell’aprile del 2014 e subito dopo è emersa la necessità di porre fine all’emorragia finanziaria, facendo un atto di coraggio e chiedendo all’Amministrazione Comunale tutta la disponibilità a seguirci in questo percorso: abbiamo chiesto la rateizzazione di tutto quanto dovuto sia all’Agenzia delle Entrate, che all’INPS, che ad Equitalia, per un totale di € 536.000!!! In realtà, comprendendo tutti i debiti che abbiamo trovato il buco ammonta a circa 1 milione di euro!
Quindi, il problema dei debiti è in via di risoluzione?
Chiaramente, quelli appena trascorsi sono stati mesi terribili: dalla seconda metà di maggio fino al 30 settembre 2014, per poter onorare la debitoria delle rateizzazioni, accumulatasi in questa prima fase, abbiamo dovuto dare fondo a tutti i legittimi crediti vantati nei confronti del Comune, che ringraziamo per averci messo a disposizione le somme necessarie. Allo stato attuale, tra ratei mensili e trimestrali la necessità economica media è scesa a circa € 6.500 mensili, con scadenze diverse, di cui la prima si concluderà nel 2016 e l’ultima nel 2020.
Quali sono invece le novità operative, che sono state alla base del nuovo corso della SGS?
Le Convenzioni sono fatte per essere rispettate: questo assioma non faceva parte purtroppo del bagaglio delle Dirigenze precedenti e dei dipendenti e tuttora oggi si fa fatica ad assolvere ad esso! Ma quanto avvenuto in questi 22 mesi sta cambiando gradualmente passo e mentalità della macchina SGS.
Spazzamento dei centri urbani: pressocchè quotidiano su tutto il perimetro dei centri urbani; definizione dei percorsi; collaborazione col responsabile del servizio di raccolta urbana; tentativi di innovazione (spazzatrice manuale, ecc.)
Taglio erba – aree verdi – Cimitero – taglio alberi di basso fusto: Più pianificazione, meno improvvisazione, data la vastità del territorio da tenere sotto controllo, senza badare al tipo di strade (comunali, provinciali o regionali), pur di dare pulizia e vivibilità a tutti i cittadini. Un’altra novità è stata che, rispetto agli anni scorsi, al taglio erba stiamo associando la rimozione del terriccio ai margini delle strade extraurbane (servizio entrato in Convenzione per il 2015), per consentire una maggiore pulizia di dette strade, lungo le quali far passare la spazzatrice comunale almeno una volta a settimana, garantendo una più duratura pulizia delle stesse.
Caditoie: dal 2014 è una Convenzione a finanziamento e non a richiesta; ciò impone un lavoro di vigilanza e pulizia continua su tutto il territorio, comprese le colline che scendono verso i centri urbani, tante volte causa di problemi con le piogge intense. Allo studio vi sono soluzioni che alleggeriscano il lavoro, accelerando gli interventi. Il risultato è stato che negli ultimi 2 anni non si sono avuti problemi di allagamento o danni a cose ed a persone, imputabili a cattiva manutenzione del territorio!
Pubblica Illuminazione: è un servizio impegnativo sul piano tecnico, che richiede altresì interventi continui. Sono stati eseguiti interventi finalizzati ad un concreto risparmio energetico, oltre che di riparazione di linee obsolete e la realizzazione di circa 30 nuovi impianti su strade o piazze precedentemente malservite.
Lampade votive cimiteriali: già nel 2013 c’è stato un notevole incremento delle richieste e delle entrate; il 2014 ha consentito di eguagliare quel risultato. L’anno scorso abbiamo deciso di destinare quelle risorse all’acquisto della piattaforma aerea ed alla gestione delle spese per gli automezzi (assicurazioni, bolli, manutenzioni, ecc.)
Segnaletica stradale, parcheggi e passi carrabili: anche in questo settore abbiamo cercato di dare una continuità di azione, affidando agli addetti anche il decoro urbano, già praticamente eseguito nel centro di Castel San Giorgio, che continuerà nelle altre frazioni nei prossimi mesi. Il 6 novembre scorso ha preso il via la fase sperimentale per la gestione a pagamento delle aree blu, che richiede molto impegno riguardo ai controlli ed alle manutenzioni.
Ci sono state altre iniziative importanti per le attività della Società?
1. Parco automezzi: uno dei primi atti della nostra gestione è stata la reimmissione in servizio dei mezzi tenuti a deposito, che tutti avrete qualche volta visti all’opera con continuità e non sporadicamente.
Alcuni acquisti mirati ci hanno consentito di pianificare meglio le attività e di renderle proficue e non dispersive. Sono stati acquistati un carrellone per trasportare i mezzi, 2 Porter di cui uno con vasca, una benna spazzatrice, una benna fresatrice, una piattaforma aerea di 18 metri di altezza, a norma per la P. I., diversi decespugliatori, rasaerba, pompe per diserbanti/disinfettanti, un compressore, ecc.
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2. Piani di lavoro: sono stati la vera novità nella programmazione e nella regolamentazione delle attività. Sono veri e propri ordini di servizio, in cui vengono assegnati i compiti ed i mezzi per il giorno dopo. Hanno consentito di rendere organico lo sviluppo delle attività sul territorio (vedi esempio).
3. Preventivi e centralizzazione degli acquisti: data la situazione debitoria e quella economica attuale, abbiamo preferito non avere problemi con i fornitori pagando anticipatamente gli acquisti, previa però regolare richiesta di preventivi dentro e fuori Comune. Gli acquisti sono eseguiti direttamente dall’Ufficio e nessun altro dipendente è autorizzato a farne.
4. Dipendenti: nuovo Contratto e nuovi impegni: questi 22 mesi hanno visto anche la stipula del nuovo CCNL Multiservizi, che è il più adeguato al tipo di attività svolte dalla Società. Occorre ricordare che prima vigeva un CCNL Terziario-Commerciale, che non solo non corrispondeva alle mansioni praticate, ma prevedeva una tariffa oraria maggiore!!!
Tale passaggio ha, quindi, anche consentito un piccolo risparmio orario, che ha dato la possibilità alla Società di investire con altre risorse su un aumento orario dei dipendenti a 15 ore (sic!) ed a 30 ore settimanali, portandoli a 36 ore, e di quelli a 38,5 ore portati a 40 ore.
Il risparmio garantito dal cambio di CCNL, aggiunto a quanto è stato possibile investire in ore lavorative da parte della società, ha portato ad una consistenza oraria di 700 ore settimanali (7 a 40 ore, 11 a 36 ore ed 1 a 24 ore settimanali), con una maggior disponibilità oraria mensile di ulteriori 560 ore!!!
Gli impegni non possono e non devono interessare solo la Società, ma anche la dipendenza, che nel difficile momento storico che stiamo vivendo deve comprendere che il lavoro va fatto e bene, con applicazione e non con superficialità, a prescindere da considerazioni ed influenze esterne.
Ovvero, Essa deve riconoscere che lo stipendio lo pagano i cittadini a fronte di un lavoro svolto e che solo ad essi bisogna rispondere, non certo ad una parte politica o ad un’altra…
Quali sono le prospettive future?
1. proprio l’aumento del monte ore con i tributi connessi e la quota debitoria da versare mensilmente hanno fatto lievitare i costi nel 2014, assorbendo di fatto tutto il valore delle Convenzioni. Durante il 2014 abbiamo potuto ovviare a tale situazione per la presenza di altre commesse di tipo straordinario, ma è dalla stipula delle ultime Convenzioni del 30 dicembre 2014 che riusciremo a dare sistematicità e copertura alle spese che le nostre attività richiedono. Se il 2014 è stato l’anno dei sacrifici e degli investimenti, il 2015 dovrà essere l’anno della resa in termini di risultati e di risparmio.
2. Non è ancora chiaro del tutto su cosa succederà alle partecipate in house sulla base del piano di spending review dell’attuale governo. Il nostro compito è stato quello di risanare e di portare in attivo il bilancio sia nel 2013 (circa 120.000 euro) che nel 2014 (circa 1000 euro), in maniera da non essere fuori gioco già in prima battuta. Nel frattempo aspettiamo novità e chiarimenti in merito.
3. Split payment: il neologismo in inglese non significa altro che l’IVA sulle fatture che il Comune versava alla Società dal 1° gennaio 2015 va versato direttamente allo Stato. Questo da una parte è un vantaggio (l’IVA da versare non è più un nostro problema!), dall’altra ci toglie la possibilità di utilizzarla praticamente per sopperire a momentanee carenze di risorse!!!
Che giudizio complessivo dà dell’opera svolta dalla San Giorgio Servizi?
1. È necessario continuare a puntare all’obiettivo di un continuo e costante controllo del territorio
2. Per ottenere questo c’è bisogno di risorse e di tecnologia, ma soprattutto occorre coordinare gli sforzi coinvolgendo la struttura comunale, la Polizia Locale, la Protezione Civile, il volontariato, ma soprattutto la San Giorgio Servizi!
In conclusione?
Alla luce di tutto quanto accaduto in questi 22 mesi, non possiamo non ringraziare il Sindaco ed i suoi collaboratori
per essersi spesi nel salvataggio e nella promozione della San Giorgio Servizi. Ma anche noi abbiamo svolto e svolgeremo
ancora tutti insieme il nostro compito senza … mollare l’osso! Infine, non posso non ricordare il contributo di
professionalità, di esperienza e di saggezza dell’amico Michele Perone, che ci è venuto a mancare senza che
riusciamo ancora a farcene una ragione…
di Vincenzo Pecoraro
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