A S. SEVERINO SI VOTA. VERSO L’11 GIUGNO CON PROGRAMMI SIMILARI E TANTE PROPOSTE.
Ancora qualche settimana (11 giugno) e si svolgeranno le tanto attese ed agognate elezioni amministrative anche – ma non solo – a Mercato S. Severino. I motori si scaldano, i protagonisti scalpitano; sono ufficialmente quattro gli agguerriti aspiranti sindaci, con essi una pletora di consiglieri da “posizionare” a palazzo di città. Ben otto liste (tutte civiche! tranne il M5S), per una rosa di centoventotto nominativi.
Ricordiamo che i papabili sono il giovane commercialista Antonio Somma (“Insieme per la città” e “Città prima e libera”); Angelo Zampoli (noto psichiatra), che raccoglie la difficile eredità del predecessore, nonché sindaco uscente, Giovanni Romano – con “Uniti per S. Severino” e “Civica per S. Severino”; la sociologa “grillina” Anna Lucia Grimaldi (originaria della frazione Pandola) per “Movimento cinque stelle”; l’altro commercialista (37enne) Vincenzo Bennet, “S. Severino democratica”, “Moderati per S. Severino”, “Per S. Severino”.
Le curiosità: prima di tutto, una grande partecipazione di “quote rosa” – le donne sono anche molto agguerrite, ben presenti in lizza e combattive. E poi, essendo tale campagna elettorale alquanto anomala e strana – mancano ancora i programmi cartacei dei vari candidati, si doveva iniziare già da tempo a “bersagliare” gli elettori – molti plausibili consiglieri sono stati scelti (letteralmente) tra la gente. Il che non è di per sé negativo, in quanto ciò permette di far avvicinare – finalmente! – i comuni cittadini ai “poteri forti”, al “palazzo”, insomma: alla democrazia. Così si dovrebbe esercitare un maggior controllo verso le dinamiche amministrative della S. Severino futura, nonché nei confronti delle tantissime esigenze dei Sanseverinesi comuni (contribuenti che pagano le tasse). Però – parimenti, al contempo – vi è anche necessità di dover eleggere qualcuno più… “competente”, più edotto sui gravi problemi (di bilancio, strutturali, riguardanti l’azienda Gesema o il verde pubblico…) che affliggono S. Severino. Si spera che alla governance della città irnina si porti una persona dal pugno di ferro. Macchiavelliana.
I futuri politici sono di tutte le età (soprattutto under 40, in tutti gli schieramenti) ed estrazioni sociali (operai, casalinghe, studenti e accademici appena laureati – ciò emerge in particolare dai supporter di Zampoli e di Bennet). Ed ancora, vi sono giornalisti (Cinque stelle), sociologi, assicuratori e avvocati (per Bennet). Persone che vivono la realtà della cittadina, comunque.
Altro punto “curioso”, simpatico: una sorta di “osmosi” – se così si può definire – che equilibra le compagini
in quanto molti candidati che alle scorse politiche “militavano” nelle “schiere” di Romano ora compaiono tra
coloro che sostengono Bennet e/o Somma. E viceversa, per giunta. Perché? Il “Pierino” della situazione – ovvero
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il Sanseverinese critico – potrebbe malignamente sostenere che è una “corsa” al governo di questo nostro centro
così vituperato negli ultimi anni. Perché: “Comandare è meglio di fottere”. Oppure per essere insignito/a di una
responsabilità (del resto davvero onerosa) che porta a vivere – almeno – un’esperienza totalizzante. Pur non
essendoci ancora i programmi – come detto sopra – “cartacei”, tuttavia dai numerosi comizi o incontri informali
con gli elettori si evince che l’attenzione è rivolta particolarmente verso il sociale. Lo affermano, ad esempio,
il cardiologo Carmine Landi e lo psicologo Luigi Ingenito (entrambi nell’entourage di Bennet – sebbene in civiche
diverse) con propo
ste concrete e vicine ai bisogni delle “fasce deboli”. L’uno vorrebbe, nelle intenzioni appunto elettorali e tra altre numerosissime iniziative che non abbiamo spazio per citare, promuovere la risistemazione della rete 118 a S. Severino e la creazione di un poliambulatorio specialistico per meno abbienti – a seconda del reddito Isee. L’altro, invece, insiste sul tasto dei disagi psichici nel comprensorio. Ingenito è deciso a realizzare spazi sociali all’ex mattatoio comunale della frazione Curteri, in cui si sarebbe dovuto allocare il centro per differentemente abili “Gerardo Pisani” (ex consigliere comunale portatore di handicap motorio, deceduto da qualche anno).
Per quanto concerne invece Marco Perozziello – professionista 30enne candidato sempre con Bennet – le sue proposte ineriscono l’economia e l’aspetto occupazionale di Mercato S. Severino. Con un’attenzione al fenomeno dell’aggregazione e dell’integrazione. Per lo psichiatra Angelo Zampoli è lo stesso. Forte delle esperienze di consigliere ed assessore alle Politiche Sociali, e di vicesindaco, egli è attento agli sviluppi sociobiologici delle malattie mentali a S. Severino e dintorni. Somma, poi, rappresenta (ma anche Vincenzo Bennet) il “nuovo che avanza”. Anche se i proclami sono molto omogenei tra le liste, ossia i progetti e i punti all’ordine del giorno sono gli stessi (e condivisi), si spera possa emergere (in questo “mare magnum” di amministrative, mai così incerto prima d’ora – dopo il ventennio di amministrazione di Giovanni Romano) una personalità capace di guidare ed illuminare il cammino verso la risoluzione delle emergenze e criticità della cittadina. Come – a suo tempo – sarebbe stato (secondo l’opinione di molti) Romano. Per giunta assolto con formula piena – guarda caso proprio in imminenza dell’agone – dai fatti contestatigli nel 2016, all’indomani dello scioglimento del consiglio comunale.
ANNA MARIA NOIA
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