FINE DI “SERATE AGOSTANE” COL BOTTO, CON AURE MARRA MAJANDI E BETTJ BOLOGNESI
Mercato S. Severino. Conclusa in bellezza la originale ed innovativa kermesse “Serate agostane”, approntata dal docente Luigi Grimaldi in quel di Costa – frazione di S. Severino. L’ultima soirée ha visto protagoniste – tra altri prestigiosi ospiti – la scrittrice genovese Aure Marra Majandi, tenace e volitiva, simpatica e cortese nonché poliedrica (eclettica, come è stata definita contestualmente alla serata e alla presentazione) e la sua leggiadra accompagnatrice Bettj Bolognesi – assessore alle Politiche Culturali della Regione Liguria - anch’ella disponibile e precisa, puntuale a mo’ – quasi – di “segretaria” (se si vuole). La storia della Majandi, intrisa di gioia e dolore come è proprio dell’umana esistenza, si intreccia con le vite di persone e personaggi comuni ma non banali; soprattutto è da dirsi che si dipana tra studi di Economia e “freddi” dati e poesia, narrativa, saggistica. Tra gli scritti: favole (per “bambini” dai 9 ai 99 anni – dice lei) e racconti. Il cerchio si chiude con il già succitato eclettismo (parole della Bolognesi nel promuovere la figura e l’opera della energica Aure) che ha supportato l’autrice anche nel momento buio della sofferenza; in particolare – nell’ultima “serata agostana” di sabato 23 agosto scorso – ciò che ha determinato la forte tempra del carattere di tale scrittrice è stato – ed è – il dolore per la scomparsa del marito.
È questo il momento della svolta per la Majandi: nella pubblicazione “Torna dove si accende il sole”, edito per i tipi della Curcio, ella rivela infatti il proprio coraggio di “tornare”, per l’appunto, nei luoghi “della memoria” e ciò vale per le Dolomiti, la val di Fassa e la val di Fiemme – nella fattispecie Moena – in cui ogni raggio di sole le ricorda la morte dell’amato coniuge. Anche se qui ella rimembra – al contempo – belle sensazioni e attimi di intensa felicità.
Un romanzo autobiografico, in parte, ma anche una narrazione in cui convergono le storie di
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persone semplici, “normali”, che hanno colpito Aure Majandi: ad esempio una nonna e una nipote
incontrate per caso e divenute oggetto di curiosità e anche di ispirazione.
La stessa ospite, nel corso del convegno-dibattito – che ha visto partecipi anche i poeti del territorio (sanseverinesi e non) Domenico Della Guardia (medico), Giancarlo De Santis, Elia Sellitto, Anna Maria Noia e il giovanissimo romanziere Mariano Ciarletta (introdotti da Alfonso Ferraioli e dall’attrice Annalia Grimaldi) – ha illustrato la particolare trama del testo, fatto d’amore e sofferenza, di tristezza e di inquietudine. Ovviamente la Majandi ha omesso di descrivere il finale, per creare attese e curiosità nell’animo dei potenziali lettori. In seguito ha declamato e fatto declamare – alla già citata Annalia Grimaldi – alcuni versi, inerenti il romanzo e non. Presente all’incontro anche l’assessore alla Cultura di Mercato S. Severino, Assunta Alfano. Nell’aria un “presagio” di gemellaggio, grazie anche a delle pubblicazioni della Regione Liguria – rappresentata da Bettj Bolognesi – elargiti, donati al Comune campano.
Soddisfatto l’organizzatore Luigi Grimaldi, anche a nome del sodalizio costese “S. Luigi Gonzaga”.
All’ultimo evento hanno partecipato dunque (come detto prima) i quattro poeti e il ventiduenne studente di Beni Culturali Ciarletta: tutti hanno avuto plausi e assenso da parte del pubblico – accorso numeroso all’interno del rustico casale teatro dell’happening. Ogni “verseggiatore” ha descritto un po’ le motivazioni del proprio comunicare emozioni con le liriche e i carmi pubblicati – soprattutto, in questa prima edizione della manifestazione – dall’editore Antonio Corbisiero, “patron” de “Il grappolo”.
Che ha detto la sua e ricordato il padre, Franco Corbisiero, valido poeta.
Come di consueto, durante queste quattro occasioni – l’ultima verteva sull’argomento “Culture a confronto”, ma si è parlato anche di “Etica e giornalismo”, “Letteratura e impegno civile”, di dialetto partenopeo – alla fine è stato offerto un buffet preparato con sapienza “antica” dalle donne della frazione.
Appuntamento dunque al 2015, con altre interessanti proposte/incursioni culturali da parte di Grimaldi e degli altri soci di “S. Luigi Gonzaga”.
ANNA MARIA NOIA
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