AL SANTUARIO DI S. MICHELE DI MEZZO A CARPINETO DI FISCIANO SI FESTEGGIA L’ARCANGELO
Fisciano. Al via, in località Carpineto – amena frazioncina di Fisciano - i solenni ed arcani festeggiamenti per il protettore S. Michele arcangelo – principe delle milizie celesti. Ciò per celebrare in maniera degna il guerriero e taumaturgo, mutuato dal culto longobardo del dio Mitra, che avveniva nei cosiddetti mitrei, anfratti naturali e grotte, caverne, dedicati allo stesso dio Mitra – prima che i Longobardi stessi fossero convertiti ed evangelizzati. Patrono delle acque termali e potente contro gli assalti del maligno, S. Michele è rappresentato dalla comune e tradizionale iconografia nell’atto di uccidere Satana, il maligno, il diavolo (dal greco “diaballum”, ossia: “divisore”). La ricorrenza è il 29 settembre, lunedì prossimo. È l’angelo che ha dato nome all’omonimo santuario fiscianese: S. Michele di Mezzo.
Assieme a tale angelo, lunedì verranno ricordati – ci riferiamo alla memoria calendariale e non alle celebrazioni fiscianesi - gli altri due famosi messaggeri alati: S. Gabriele, l’annunciatore, e S. Raffaele, la guida di Tobia e Tobiolo. Esseri spirituali molto vicini al Signore, che comprendono però anche la icona di un altro abitante dei Cieli – anch’egli angelo: Uriele, spesso nominato come colui che reca a Dio gli uomini nel momento della morte.
La comunità e la collettività di Carpineto-S. Michele, nonché dell’intero Fiscianese, si stringe in questi
momenti, minuti, ore, giorni attorno a vari sacerdoti “responsabili” del ricco programma di avvenimenti
e kermesse, soprattutto e decisamente religiosi, anche se è stilato un cartellone di manifestazioni civili.
Tante quindi le iniziative previste già a partire da questi ultimi giorni di settembre coi suoi scampoli
estivi : a cominciare dal 21 del mese, numerose le occasioni liturgiche ben organizzate, come il rosario
e le celebrazioni eucaristiche rispettivamente alle 18 e alle 18.30. Protagoniste inoltre (tra tante
personalità religiose e non) le associazioni dell’unità pastorale “Valle Irno”, che vivranno il proprio
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momento clou domenica 28 settembre prossimo venturo: dopo la processione del simulacro di S. Michele dal
cappellone alla chiesa, tra le 18 e le 18.30, grande importanza sarà infatti rivolta all’accoglienza del
frammento-reliquia della roccia proveniente dal Gargano. L’evento è per le 19. Al termine si vivrà l’originale
e peculiare “tammorrata devozionale”, a cura del gruppo di musica popolare “A voce do’ popolo”.
Cosa domandare di più, dunque, per far sì che le preghiere – unite alla musica mediterranea e meridionale – possano solcare i Cieli e giungere a Dio?
“Mi-ka-el”, “Quis ut Deus” è il significato del nome dell’arcangelo.
Una denominazione che calza bene e ben si adatta alla natura e all’antropizzazione di Carpineto e del santuario omonimo.
Ci sarà perfino un servizio navetta (disponibile a partire dalle 16) per raggiungere proprio il santuario di S. Michele, antico retaggio e bene architettonico in fase di ripresa e oggetto di (notevole) interesse artistico e storico – oltre ovviamente all’aspetto puramente religioso e fideistico!
Lunedì 29, infine, il (nuovo) rettore don Antonio Pisani officerà una Messa solenne ad hoc, cui sarà possibile assistere verso le ore 18.30.
In occasione dei particolari avvenimenti ed happening per onorare il patrono e protettore, sicuramente si avrà una grande presenza di fedeli, che potranno ammirare sia il panorama mozzafiato dal santuario sia apprezzare l’aria salubre che di qui spira. Le vicissitudini relative alla recente storia di tale monumento – dal latino “Memento”, cioè: “Ricorda” – sono abbastanza “ignote” – se così si può dire – al “grande pubblico”: forse non tutti sanno che per queste (nostre) zone è transitato S. Bernardo di Chiaravalle. Speriamo che S. Michele di Mezzo (o secondo alcuni di Basso) sia oggetto sempre più di attenzione ed accortezza da parte delle istituzioni, locali e non. In questi giorni un gruppo di giovani della Valle dell’Irno sta mettendo a punto un depliant-brochure con informazioni storico-culturali sul bene in questione e sul santo, invocato da molti.
ANNA MARIA NOIA
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