Salerno attende ancora il miglior Foggia ad un anno dal suo arrivo.
Un anno dopo l’arrivo di Pasquale Foggia a Salerno, il sentimento che regna
tra i tifosi granata è quello dell’attesa, ma con tonalità e prospettive diverse
rispetto a dodici mesi fa. Non è più un’impazienza mista ad eccitazione per le
prime magie di un ex Nazionale che veste la maglia granata, ma speranza di vedere un
calciatore diverso da quello che non ha guidato il salto di qualità un anno fa. Inutile
prendersi in giro, da Foggia ci si aspettava tantissimo di più nell’ultimo campionato,
altrimenti il suo arrivo non sarebbe stato accompagnato da quel clamore e da quell’entusiasmo,
unito all’inserimento della Salernitana tra le favorite proprio in virtù di un rinforzo cinque
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stelle. E con lo stesso metro di giudizio Foggia deve pretendere anche di essere giudicato.
L’ufficialità, rilanciata proprio nel giorno di Ferragosto 2013, rimbalzò da un ombrellone all’altro
regalando sogni dolcissimi ai tifosi granata che però sembrano ancora intenzionati a dare fiducia
all’ex fantasista biancoceleste per la prossima stagione. Un gol su rigore al Viareggio, otto legni
ed una decina di assist rappresentano il bilancio dell’ultimo torneo: proprio per le qualità del
calciatore un “bottino” non trascurabile diventa clamorosamente esiguo, trattandosi di terza serie
e trattandosi di ciò che può fare Pasquale Foggia. Chiuso tra legni, problemini fisici e l’espulsione
di Catanzaro il girone di andata, il momento migliore è giunto nelle prime settimane
dell’era Gregucci, quando la Salernitana ha svolto settimane di ritiro a Roma, ritrovando
la giusta forma.
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