Salernitana sconfitta in casa dal Vicenza. Errori difensivi fatali per i granata
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all’8° e al 21°, con un - (369)implacabile Signori, sfiorandone altrettante.
Il dominio dei veneti sulle fasce, in questa prima fase del match, è stato notevole.
I tre centrocampisti granata, Busellato, Odjer e Della Rocca, troppo accentrati alla ricerca della densità sulla linea mediana, sono stati sempre in inferiorità numerica ed aggirati dagli esterni larghi avversari.
I vicentini hanno spesso guadagnato il fondo e con gli inser- (365)imenti dei centrocampisti hanno affondato come una lama nel burro.
La Salernitana ha dato l’impressione di non riuscire ad opporsi efficacemente a livello tecnico e tattico. Rivedendo più volte i gol subiti dalla Salernitana in questo match c’è da mettersi le mani nei capelli.
Troppo bravi i calciatori biancorossi o estremamente deconcentrati e distratti i gran- (171)ata? Forse entrambe le cause.
Errori di piazzamento, diversi avversari liberi di inserirsi in area di rigore senza un efficace contrasto. La squadra allenata da Sannino è sembrata fragile come il cristallo per quasi mezz’ora di gioco.
azione di Vitale
Poi la rete di Della Rocca al 33° su corner, il fisiologico calo fisico dei veneti (non potevano reggere quei ritmi a lungo) hanno dato la possibilità alla squadra di casa di riprendere coraggio nel tentativo di raddrizzare la partita.
E nel secondo tempo è arrivato il pareggio grazie ad un magistrale calcio di punizione a giro di Rosina dal limite dell’area di rigore del Vicenza che si è insaccato alla sinistra del portiere avversario.
Sugli spalti dello stadio - (106)Arechi è tornato l’entusiasmo che ha dato una scossa ai calciatori granata che hanno iniziato a giocare meglio, con movimenti più efficaci e trame di gioco più apprezzabili, mentre per tutto il primo tempo si erano affidati soprattutto a lanci lunghi dalle retrovie.
Sannino ha iniziato il valzer delle sostituzioni. Dentro Zito per un affaticato Busellato.
Ma proprio il nuovo entrato ha commesso un imperdonabile errore in area di rigore consentendo a Di Piazza, marcato male da Bernardini, di ricevere una rimessa laterale, controllare il pallone e tirare a rete dal limite dell’area piccola centrando il terzo gol.
Sul 2-3 è calato il gelo nello stadio Arechi. Zito ha tentato di farsi perdonare lo svarione difensivo con sortite offensive sulla fascia sinistra abbastanza pericolose, alcune mal sfruttate dagli attaccanti.
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