M ORTO ROSARIO TOLINO, L’AMICO DI TUTTI A S. SEVERINO
Mercato S. Severino. E’ morto Rosario Tolino, per gli amici e per tutti: Rosario “o’ zuoppo” – in quanto invalido. Il 41enne, originario del Montorese, era noto a S. Severino perché avvicinava le persone richiedendo un contributo nella sua vita di espedienti, ma soprattutto perché – alle spalle una situazione socio-familiare precaria e “dissestata” – aveva bisogno dell’attenzione da parte della comunità dove risiedeva ormai da tempo.
Pare che il cadavere sia stato rinvenuto martedì 27 ottobre mattina, attorno alle 9.30, in una strada di Napoli. A quanto sembra non aveva documenti di riconoscimento con sé, dunque di primo acchito l’identificazione è risultata difficile. Solo dopo aver contattato alcuni suoi parenti più prossimi si è capito chi fosse. Alcune fonti, per quanto riguarda le primissime notizie diffusesi, sostenevano che Rosario fosse in un’auto – ovviamente guidata da qualche amico – e lì ignoti avrebbero appiccato un incendio.
Lo si poteva notare nella frazione Curteri, oppure in quella di Acigliano – dove ha vissuto per anni nei container del post-terremoto, mentre attualmente gli era stato assegnato un appartamento negli alloggi popolari di Oscato. Era inoltre conosciuto dal “popolo della rete”, in quanto per scherzo aveva cantato la sigla del cartoon “Hello Spank”, il cui video era stato poi immesso sul canale You tube e successivamente postato sui social network. Per tale motivo era denominato anche “Rosario Spank”.
Il suo caso era stato preso a cuore dalle persone più sensibili dell’hinterland sanseverinese,
che nell’incontrarlo gli rivolgevano qualche parola. Il suo “quartier generale” al capoluogo era
– oltre piazza Dante e il convento dei Francescani - piazza XX settembre, dove lo si vedeva sdraiato
su una panchina, ironico e beffardo purtuttavia simpatico. La sua storia non è stata certamente
semplice; certamente era avvezzo all’uso di droga, ma non costituiva un “reale” pericolo come grande
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spacciatore. Era piuttosto “tollerato” dalle forze dell’ordine per piccoli precedenti, compiuti
nella misera esistenza di “sbandato”; le madri di famiglia ritenevano che fosse responsabile di
atti osceni dinanzi a ragazze e bambine. Il suo nucleo familiare – come detto sopra – era disgregato;
Rosario Tolino viveva con l’anziana madre, Natalina Cuomo, e con il fratello Nicola.
I servizi sociali della cittadina erano al corrente della situazione dei Tolino. Anche i Sanseverinesi rammentano lo stato e le condizioni di vita di queste umili persone; voci metropolitane asseriscono però che Rosario avesse percepito molti soldi per i postumi di un incidente avvenuto anni fa, nel corso del quale era rimasto claudicante. Sempre rumor di strada affermano che non si trattò di un sinistro automobilistico, quello di Tolino, bensì l’effetto e risultato di un pestaggio avvenuto in discoteca. Leggende urbane, sicuramente.
Al momento in cui andiamo in “stampa”, per le strade di Mercato S. Severino non erano ancora stati affissi i manifesti funebri. Si attendeva il parere degli inquirenti sull’eventuale dissequestro della salma.
Tanti i commenti su Facebook e su altri media elettronici; in particolare Rosario è commemorato sul gruppo: “Sei di Sanseverino se…”
Si spera che la sua anima sia andata in Cielo, dove troverà una esistenza finalmente serena dopo tanto patimento e travaglio.
di: Annamaria Noia
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