BARONISSI. Una città in mano ai teppisti. E' la condizione che si trova a vivere il comune di Baronissi
sempre più preda, durante le ore notturne, di continui raid vandalici. L'ultimo in ordine
di tempo ha riguardato, ancora una volta, la stazione ferroviaria, ormai diventata obiettivo
fisso dei vandali. Dopo l'assalto alla Fontana del Pellegrino interessata in queste settimane
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da un intervento di restyling, ora ad essere colpite dalla furia dei teppisti sono state le porte
dei bagni pubblici dello scalo ferroviario. Già assaliti nel mese di agosto con sassi che distrussero
in parte alcuni vetri, nella nottata tra sabato e domenica i vandali hanno letteralmente divelto parte
dell'inferriata sfondando la porta e devastando la vetrata che divideva i locali dall'esterno. Una
quantità impressionante di piccoli pezzi di vetro e di oggetti prelevati dall'interno e gettati violentemente
a terra ha accolto gli anziani che occupano il locale adiacente. E' ormai una triste consuetudine quella di
colpire la stazione ferroviaria del comune di Baronissi. Gli orari dei treni, nel corso del tempo, sono stati
costantemente strappati, coperti dallo spray e quando il personale della Ferrovia dello Stato ha deciso di
collocare una vetrata per difendere le informazioni su arrivi e partenze, i teppisti hanno quasi subito provveduto
a sfondarla; per non parlare della nuova macchinetta obliteratrice dei biglietti quasi immediatamente rubata. Ma
non è solo lo scalo ferroviario ad essere stato colpito nella notte di sabato. Il Parco della Rinascita, vero
cuore pulsante della cittadina irnina, è stato interessato da diversi raid. Un cestino della spazzatura è stato
completamente divelto con l'intera base di cemento e gettato sulla superficie del prato mentre scritte con lo
spray ricoprono quasi tutte le panchine. Nei giorni scorsi, non contenti della spazzatura gettata nei pressi
del Parco del Convento, ignoti hanno provveduto anche ad incendiarla provocando un certo spavento alle persone che
si trovavano in zona in quel momento. Insomma una situazione che sta degenerando rapidamente nel corso dei mesi,
complice la scarsa vigilanza e sopratutto il diffuso senso di impunità.
Angelo Petrone
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