FISCIANO. Si sarebbe svegliato dal coma farmacologico il giovane che domenica 26 ottobre
ttobre si è lanciato dal balcone della propria abitazione in via Tenente Nastri a Lancusi, popolosa frazione
del comune di Fisciano. Stando a delle informazioni trapelate dall'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi
D'Aragona di Salerno e confermate da alcuni amici e conoscenti, le condizioni del ragazzo sarebbero migliorate
in questi giorni tanto da lasciare lo stato di coma farmacologico che ha interessato il ventitreenne per più di
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una settimana. Cauto ottimismo quindi per le sorti del giovane fiscianese il cui gesto sconsiderato ha sconvolto
l'intera comunità di Lancusi e soprattutto i suoi familiari. Messaggi di speranza e vicinanza alla famiglia
sono giunti in questi giorni anche sui social network. “Non mollare, devi farcela” è il grido che accomuna tutti
gli amici che sperano di rivedere il sorriso del 23enne al più presto. Forse una piccola speranza quindi, una
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luce in fondo al tunnel della disperazione che ha colpito i tanti amici di Lancusi protagonisti, mercoledì scorso,
di un partecipato corteo che, partito sotto l'abitazione del giovane nella centralissima via del Centenario,
ha percorso per intero il centro abitato fino alla piazza centrale, nei pressi della Chiesa di San Martino dove
una preghiera collettiva ha accomunato gli oltre duecento partecipanti. Una commovente fiaccolata di solidarietà
composta e silenziosa con tanto di striscione sul quale era riportata la scritta “Raf non mollare”. Un gesto di
solidarietà molto apprezzato dai genitori e dai familiari più stretti che da quasi due settimane vivono
nell'angoscia per le sorti del giovane. Continuano ad inseguirsi le voci tra la comunità di Lancusi,
in molti sono in ansia di sapere l'evolversi delle reali condizioni di salute. Ancora sconosciute le
cause del drammatico gesto, gli inquirenti intanto, continuano nelle indagini.
Angelo Petrone
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