Puc Tutto fermo a Castel San Giorgio
Puc Tutto fermo a Castel San Giorgio
Una chimera il rilancio della città. Per i ritardi della giunta commissario dietro l’angolo
Di Carmine Pecoraro
CASTEL SAN GIORGIO – Puc, questo sconosciuto. E il rilancio per la città di Castel San Giorgio resta una chimera. L’accelerata che il Comune si era data nel 2014 con l’amministrazione Longanella, è stata vanificata negli ultimi mesi con decisioni quanto meno discutibili. L’attuale amministrazione retta dal Sindaco Sammartino che, durante tutto l’arco della campagna elettorale e al momento del suo insediamento, aveva promesso rapidi risvolti positivi rispetto all’approvazione dello strumento urbanistico, è ferma al palo. Le crisi in maggioranza si susseguono ad un ritmo forsennato e a pagarne le spese sono i cittadini di Castel San Giorgio, ancora in attesa, ad un anno dalle elezioni, della tanto reclamizzata svolta. Buttato nel cestino il lavoro che era stato effettuato in precedenza dai docenti dell’Università di Salerno, incaricati dalla precedente gestione amministrativa, così come è stato vanificato lo straordinario sforzo profuso da un professionista, da tutti riconosciuto, come tra i migliori in provincia di Salerno, e cioè il compianto ingegnere Michele Perone, che stava portando completando l’iter procedurale.
Ma andiamo con ordine. Dopo una prima fase propositiva e di apertura ai cittadini, l’ingegnere Perone era giunto alla fase cruciale. Al Puc redatto mancava soltanto un ultimo si: quello della Provincia di Salerno che, aveva ritenuto il piano non coerente alle strategie sovra comunali individuate dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento). Dunque, il Comune di Castel San Giorgio avrebbe dovuto presentare delle osservazioni ai tecnici di Palazzo S.Agostino ma, anche in assenza di queste, si sarebbe comunque potuto adottare il procedimento. Da sottolineare che lo strumento urbanistico presentato, aveva invece ottenuto l’ok di tutti gli altri organi competenti in
materia. La prematura scomparsa di Perone non aveva fermato Longanella e i suoi, che erano ad un passo dal portare in consiglio comunale il piano definitivo. Il cambio della guardia politico, con l’avvento di Sammartino, ha sparigliato le carte. Ed è subito iniziata la corsa sfrenata per bocciare il lavoro effettuato. Nell’agosto dell’anno scorso, la giunta comunale, con il primo cittadino Sammartino in testa, pur mantenendo la parte strutturale del piano così come previsto, ha revocato le delibere di approvazione del
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Puc della precedente gestione amministrativa, e si è posta all’attenzione dei cittadini come pronta ad avviare, ?n da subito, la necessaria attività politica per fare in modo di mettere nelle condizioni ideali il funzionario incaricato di adottare le nuove linee strategiche. Con una delibera dello scorso dicembre, sempre di giunta e senza mai aprire la discussione in consiglio comunale, l’amministrazione Sammartino ha poi individuato nell’architetto Teresa Montefusco il funzionario responsabile del procedimento, incaricandola di rielaborare il progetto e di veri?care la disponibilità del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno ad una collaborazione. Insomma, si ricomincia praticamente da zero, ma con un ulteriore aggravio di spesa per le casse comunali. Intanto, a confondere ancor più le acque, c’è la posizione politica in bilico dell’Ormai ex assessore Manuel Capuano (delegato alle opere pubbliche) che, in una fase mai decollata di gestione amministrativa per Sammartino ei suoi, allontanandosi dalla maggioranza, con una auto-sospensione, ha di fatto rallentato ancor più il meccanismo di velocizzazione per la risoluzione dei problemi legati al piano urbanistico comunale, facendo inceppare definitivamente gli ingranaggi. In poche parole, un pastrocchio. Tanto che, vista l’attuale situazione politica, e i ritardi che si stanno accumulando, il Comune di Castel San Giorgio rischia di vedere giungere nei suoi uffici un Commissario regionale che dovrebbe occuparsi della definitiva stesura del Puc. Una vicenda che ha assunto contorni
paradossali. C’era uno strumento già pronto per far ripartire la città, ma l’avvento dei nuovi amministratori, la loro determinazione a modi?care il progetto, sta ritardando la sete di risposte dei cittadini di Castel San Giorgio che aspettano i fatti, cioè il Puc, e non chiacchiere, da quasi 40 anni.
di: Carmine Pecoraro
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