INCONTRO AL “FUCITO” DI GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE 2015
Mercato S. Severino. Alla presenza di numerosi esponenti politici e responsabili dei sodalizi territoriali, di sindacalisti ospedalieri e di altre figure professionali nella sanità locale e o provinciale, si è tenuto proprio in questi giorni all’ospedale di Curteri un importante e risolutivo (si spera) incontro inerente l’auspicata e tanto agognata riqualificazione del presidio. Ad illustrare il piano di sovvenzionamento dei lavori che interesseranno a breve il nosocomio, il sindaco Giovanni Romano, il direttore sanitario dell’ospedale Generoso Conforti e il direttore generale dell’azienda “Ruggi”, Vincenzo Viggiani. A seguito di articoli apparsi sugli organi di stampa, che hanno smosso le acque, prontamente i politici del comprensorio si sono attivati per ridare linfa al presidio. Tra questi, appunto, anche - ma non solo - il primo cittadino Romano. Che nel corso dell’intervento ha spiegato le modalità con cui destinare i fondi, derivati proprio dall’azienda universitaria – stornati dal bilancio 2014 – a tre dei principali reparti all’interno dell’ospedale. Vale a dire: il pronto soccorso, il reparto di oncologia e quello di medicina legale. Dopo circa venti anni di attesa. Anche lo stesso Conforti ha plaudito alla risoluzione di alcuni dei problemi strutturali che inficiano il “Gaetano Fucito”, alias Villa Imperiali – ex tubercolosario.
Alla convention hanno preso parte il vicesindaco nonché medico al “Fucito”, Angelo Zampoli; Gerardo Liguori e Aniello Capuano – a prendere le “difese” e a sostenere gli “interessi” dei lavoratori e/o dipendenti.
Che hanno levato alta la voce per esprimere – in opportuni interventi e con domande precise e puntuali – ciò che ad essi preme di più. Urgenze ed esigenze di tali lavoratori sono state ascoltate con attenzione da Viggiani. Tante le richieste di “chiarimento” – cioè domande – da parte di alcuni cronisti che hanno seguito il convegno. A cui il manager del “Ruggi d’Aragona” – meglio conosciuto come S. Leonardo – ha inteso trovare delle soluzioni condivise.
Un milione e mezzo di euro per provvedere agli imminenti lavori: “Fatti concreti per la nostra comunità” – sono le parole del primo cittadino di S. Severino, che ha sollecitato e voluto tale incontro con Vincenzo Viggiani.
Per il pronto soccorso, l’importo totale del progetto post gara è pari a 728.378,76 euro; l’importo di contratto risulta invece di 500.070,63 euro. L’impresa appaltatrice è “Poggio impianti” di Poggiomarino. La deliberazione di indizione gara è la 1023 del novembre 2014. Quella per l’aggiudicazione è la 488 di ottobre 2015. La consegna dei lavori si aggira in 180 giorni.
Riguardo i locali di medicina legale e sala mortuaria, il progetto post gara vale 400.379,15 euro; l’importo totale di contratto è di 263.807,57 e la ditta risiede in S. Cipriano d’Aversa – nel Casertano. La delibera di approvazione progetto è la 1020 (novembre 2014) e al 29 settembre di quest’anno appartiene la delibera di aggiudicazione. I tempi non dovrebbero andare al di là dei 120 giorni.
Oncologia: l’importo totale è 427.678,05 euro. Tutto a cura di “Varchetta Maurilio”, di Napoli. Anche qui, sono previsti 120 giorni per la realizzazione.
Ha preso la parola Conforti, che ha ovviamente illustrato le eccellenze dell’ospedale – tra cui proprio il padiglione di oncologia; circa 3mila i pazienti curati e seguiti, anche se non operati, in ben un ventennio – dal 1998 ad oggi.
Venti anni di (proficua) collaborazione con l’ospedale di Salerno.
Poi ha parlato di Medicina Legale, il cui referente è stato il professore Antonello Crisci.
Dopo l’intervento di Conforti, Romano ha dato una sorta di “stoccata” alla provocazione di rientrare nella rete Asl da parte di alcuni membri del comitato cittadino spontaneo “Pro Fucito” – in prima linea durante il dibattito, come sempre, e all’avanguardia. Alla fine anche il promotore del comitato, Giuseppe Saggese, ha detto la sua, con ironia e con piglio pragmatico.
Tale provocazione era riportata con sarcasmo da alcuni quotidiani locali.
Tornando a Romano, egli ha dissertato della allocazione futura del corso di laurea in Odontoiatria presso i locali – adesso fatiscenti – dell’ex centro di riabilitazione per differentemente abili “Juventus”.
Secondo Viggiani, tutto ciò sarà realtà entro il 2016.
“Il Comune non può elargire molto denaro nella riqualificazione dell’ospedale – ha dichiarato il primo cittadino –
sia perché non abbiamo tutti questi proventi, sia perché non è previsto dalla legge. Tuttavia – incalza – possiamo
garantire piccoli lavori in economia.”
Nel relazionare, Viggiani ha ricordato di essersi insediato nel dicembre 2013 e da allora ha provveduto – sono sue
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parole – a mettere mano all’atto aziendale, che poi è stato licenziato nell’agosto 2014.
Al centro della sua attenzione, dunque, tutto il “distretto” sotto la propria “giurisdizione” – se così si può dire.
Infatti il direttore ha snocciolato dati inerenti le questioni da lui affrontate nel corso della dirigenza da lui ricoperta: tra le altre cose, ha fatto notare, la riduzione del debito che possedeva l’azienda da 182.000.000 di euro a “soli” 41.000.000.
Tra i suoi “successi” – che egli ripartisce anche tra il personale del “Ruggi” e del “Fucito” – la riduzione da 720 a 120 dei giorni per le consegne lavori.
Il general manager punta il dito contro il “piagnisteo” da parte di chi attende risorse lamentandosi, rilanciando orgoglioso i circa 2 milioni di euro stanziati sia per i mille metri quadri complessivi del “Fucito”, ma soprattutto per la riqualificazione della palazzina di oncologia, per il pronto soccorso (andrebbe ristrutturato anche quello di Cava de’ Tirreni) e per “riabilitare” medicina legale.
“Anche la strada prospiciente di cardiologia e la sostituzione del vecchio serbatoio, con 15.000 litri in più, dovrebbero essere ristrutturati a S. Severino – afferma.
“Speriamo che con ribassi d’asta siano attuabili altri interventi come il blocco operatorio di chirurgia e l’ingresso laterale del nosocomio come biglietto da visita piacevole del presidio, e ciò lo vorremmo – dice Viggiani – entro l’estate prossima.”
Certo c’è ancora moltissimo da fare, lo esprime senza veli il direttore Vincenzo Viggiani.
“Il percorso è avviato, le risorse stanziate. Occorre solo la tenacia di aspettare – chiosa.
Mille altri problemi attendono i lavoratori e/o dipendenti di Curteri: lo sblocco del turn over tra questi.
Ma le risorse stanziate, come detto sopra “prese” dal bilancio 2014, devono anche giungere alle cinque realtà dei principali plessi ospedalieri nel comprensorio.
Dopo interventi decisi e concisi da parte dei sindacalisti sopra citati, seguiti da quelli del personale e non solo, le richieste dei giornalisti hanno “pressato” (piacevolmente…) il direttore Viggiani. Che ha assicurato la celerità dei lavori; promettendo di “aver sì stabilito i fondi e dunque avviato anche i lavori”, ma di non poter “prevenire” i ritardi e le lungaggini (burocratiche?) che potrebbero avvenire comunque in futuro.
Per odontoiatria, infine, Viggiani asserisce che vi è già un progetto esecutivo approvato dal rettore dell’ateneo di Salerno, tramite un protocollo di intesa stipulato tra Comune, università e S. Leonardo.
Entro il 2016, tutto sarà a posto. Speriamo…
di: ANNA MARIA NOIA
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