PRESEPI VIVENTI E NON NELLA VALLE IRNO
Mercato S. Severino. Si avvicina il Natale, e in tutta la Valle Irno pullulano manifestazioni ed iniziative
atte a festeggiare degnamente l’evento più importante dell’anno; tra le tante occasioni in itinere, certamente
la più pregnante e significativa concerne il simbolo stesso del Natale: il presepio!
In molte zone irnine non mancano allestimenti di presepi “classici” e tradizionali, concorsi per il manufatto
artisticamente più valido, finanche rappresentazioni dal vivo. Tra queste vogliamo annoverare il consueto
appuntamento con il presepe vivente della frazione Costa (Mercato S. Severino), in programma il 21-26-28
dicembre e il primo, 4 e sei gennaio, dalle 18 alle 21. È una kermesse ormai giunta alla terza edizione e
coronata di successo; un avvenimento che non disdegna l’attenzione al sociale: il 28 dicembre la natività
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aprirà i battenti un’ora prima per consentire anche alle persone meno fortunate, i portatori di handicap, di
poter vivere la magia della nascita di Cristo. In tutta tranquillità, e negli appositi spazi, anche i cosiddetti
“disabili” visiteranno il presepe vivente. I figuranti sono costituiti dagli stessi residenti di Costa; il tema
quest’anno riguarda la luce di Betlemme. Infatti la comunità intera di Costa accoglie trepida la lampada stessa
– alimentata ad olio – della grotta di Betlemme recata nelle nostre zone ad opera di un gruppo scout. Parteciperanno
significative e simboliche. Ciò mediante mat
anche gli esponenti del locale presidio “Libera”, in nome dell’impegno civile. Ad animare maggiormente l’atmosfera,
i canti dolcissimi della corale di Costa (Anima Christi). Altri presepi dal vivo, ricalcanti la tradizione di S.
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Francesco d’Assisi che lo istituì tra il 1223 e il 1224, potranno essere visitati anche a Coperchia (Pellezzano)
e in altre località della Valle e di Mercato S. Severino. Per quanto concerne invece i simulacri non costituiti
da “personaggi umani”, certamente occorre visitare l’artistico manufatto al convento di S. Antonio, nel capoluogo
di S. Severino; qui il tutto assume le forme magiche dell’adorazione nei quattro segni della trasfigurazione: la
nascita, l’agnello immolato, appunto la trasfigurazione e l’eucarestia. Il gruppo presepisti – composto da circa
una decina di volontari – è lieto di sforzarsi ogni anno per realizzare – sempre in maniera diversa – delle scene
eriale di riciclo, povero: cartone, polistirolo, ferro, legno…
I pastori, qui, sono molto ben conservati; si tratta di ventiquattro figure alte 90 centimetri, risalenti al ‘700 e
pertanto custodite gelosamente e con sistemi di allarme dai frati del convento.
Infine non dimentichiamo di citare l’altro suggestivo presepe che è stato approntato nella chiesa di S. Giovanni –
sempre a S. Severino; e in conclusione ricordiamo il concorso per il più bel presepe… domestico e caloroso, in atto
da anni – e anche per il 2014 – in quel di Fisciano. Tale contest fu istituto dal compianto “don” Gaetano Sessa,
amato sindaco della cittadina. Anche per questo appuntamento, come del resto a S. Severino, tra gli estimatori c’era
lo scomparso intellettuale irnino Gino Noia.
ANNA MARIA NOIA
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