O’MILIONE, STORIA DI UN AEROPORTO.
O’MILIONE, STORIA DI UN AEROPORTO
È di queste ore la condanna del comune di Pontecagnano Faiano a pagare i debiti contratti col consorzio di gestione dell’aeroporto per le quote di partecipazione non pagate, per un ammontare di un milione e trecentomila euro.
Purtroppo si prospetta un altro salasso per le case del comune!
La decisione di uscire, o meglio di non entrare proprio, nel consorzio aeroportuale si sarebbe dovuta prendere anni
fa. Ma solo nell’aprile del 2016 quando si tenne un Consiglio Comunale monotematico in cui si discusse circa i rapporti
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tra il nostro comune e il consorzio, fu annunciata la decisone di uscire dallo stesso. Finì purtroppo nella solita zuffa
tra maggioranza e opposizione e quindi non si parlò del ruolo che il nostro comune avrebbe potuto e può ancora giocare,
non dentro l’aeroporto, ma fuori, visto che ricade nel nostro territorio.
In quell’occasione inviammo al Consiglio Comunale un testo che riportava le nostre posizioni, portate avanti da sempre, e che sono quanto mai attuali vista la decisione di affidare alla GESAC la gestione dell’aeroporto di Salerno, oltre a quello di Napoli che gestisce brillantemente da anni.
Tempo e soldi persi inutilmente!
Come allora, ribadiamo anche oggi che la gestione debba essere privata e che i soldi per l’allungamento della pista devono essere inquadrati in un discorso di project financing e non a carico della collettività.
Questi quaranta milioni, dovrebbero servire a potenziare il collegamento dell’aeroporto con la rete ferroviaria, che, caso unico in Italia, è praticamente dentro allo scalo, a potenziare il collegamento con l’autostrada e a riqualificare le aree immediatamente circostanti lo scalo per ospitare i servizi che esso richiede, non ultimo una piattaforma logistica per il transito delle merci, agricole e non.
Temiamo che l’ingerenza del sottobosco partitico locale stia già tendando di condizionare in gestore privato con indicazione su come debba essere gestito l’aeroporto.
Su questo siamo d’accordo col Sindaco, e cioè, di tenere fuori la politica dalla gestione dell’aeroporto. Gestione che dovrebbe ispirarsi a principi di sviluppo commerciale e quindi a criteri di professionalità e meritocrazia e non diventare un dispensatore di poltrone.
Peccato che anche lui ha beneficiato di quelle poltrone, imbarcando il nostro comune in quest’avventura finita male, e altri ne vorrebbero beneficiare al suo posto in barba a qualsiasi principio di meritocrazia.
L’aeroporto è una vetrina sul mondo e non possiamo permetterci di fare la figura di peracottari come accade a Malpensa anni fa.
Speriamo che non si perda di nuovo un’occasione per il nostro territorio a vantaggio di questa o quella lobby, dando la possibilità al meglio dei nostri giovani di trovare nella loro terra una opportunità di lavoro e contribuire al suo sviluppo
SINISTRA ITALIANA
Pontecagnano Faiano
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