Il residence della discordia a Pioppi è scontro politico fra Giuseppe Tarallo e il sindaco Stefano Pisani
POLLICA - Una controversia estiva sul residence della discordia di Pioppi. E' scontro politico tra l'ex sindaco del parco Giuseppe tarallo e il sindaco di Pollica Stefano Pisani, botta e risposta tra i due esponenti politici molto noti in tutto il cilento. La disfida sulla realizzazione del residence a Pioppi sembrava vicina all'epilogo. E invece l'ex presidente del Parco nazionale del Cilento, Peppe Tarallo, torna sull'argomento e attacca l'amministrazione a suon di post su Facebook. La querelle nasce in due tempi. Prima parte mesi fa, quando Tarallo ha presentato esposto alla Procura di Vallo e Salerno per chiedere la revoca degli atti e dei permessi a costruire perché la struttura «cade in zona protetta». La seconda è di pochi giorni fa: «A Pioppi è in atto una speculazione edilizia in un’area interdetta all’edificabilità», scrive in una denuncia sul social. Con tanto di motivazioni: «L'insediamento sorge nella fascia di rispetto di ben 150 metri - scrive - il progetto è carente di una Valutazione Ambientale Strategica, la zona è classificata 'Riri' e non è mai previsto esplicitamente idonea a insediamenti turistico-ricettivi ma a (singoli) interventi turistico-ricettivi (agriturismi,country house trattandosi di zona rurale), il piano del Parco aveva classificato la zona come C (protezione, a carattere rurale) e per questo il primo parere reso dall'ente Parco è stato non favorevole».
Al centro della discordia c'è la realizzazione di un residence a Pioppi da parte della società Baia di Pioppi srl, che prevede la costruzione di sei blocchi per un totale di 40 camere, con annessi bar, ristorante, piscine su un terreno di 10.795 metri quadrati. Nella sua ultima denuncia su Facebook Tarallo ha anche detto che «da quando il famoso servizio di Presa diretta consacrò Vassallo e il suo comune come simboli della bella politica caratterizzati da zero cemento e zero mattoni ora si possono alzare una selva di pilastri in un alveo di un fiume che nessuno li vede e nessuno li blocca». Continua qui
«Prima di me è stato prodotto un piano regolatore, un piano del Parco e un piano paesaggistico preesistente.
- spiega al giornale del Cilento il sindaco di Pollicia Stefano Pisani - Ci sono state delle attività di
pianificazione sul territorio che hanno previsto di realizzare quel tipo di struttura, che rientra nel piano
regolatore, che già prima di me è stato redatto da Angelo Vassallo. Ma ognuno dice ciò che vuole. - minimizza
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il primo cittadino - A me interessa la legittimità amministrativa prodotta degli atti, e nonostante tutto noi
ci siamo prodigati affinché ci fosse un ulteriore controllo di legittimità presso la magistratura, so che c’è
un Ctu che sta verificando gli atti».
Pisani poi sottolinea che nel piano urbanistico di Pollica non è consentita l'edificazione di nuove abitazioni
«perché ne abbiamo in abbondanza - dice - e cerchiamo di riqualificare l’esistente, ma abbiamo bisogno di costruire
attività di servizio al turismo che consentano di abbattere la pressione turistica che invece rischia di creare
scompensi enormi. Dobbiamo riformulare l'offerta turistica in funzione del cambio strutturale che si sta verificando
nella domanda turistica, ma tutto perfettamente compatibile con le evoluzioni». «I mostri ed ecometri sono altri,
- poi aggiunge Pisani - ci sono invece elementi che aumentano la competitività del nostro territorio. Tarallo
dovrebbe ricordare che il 3 per cento del territorio del Parco è edificato, il 97 per cento è integro. E Pollica
ha rinunciato a una enorme parte di zona che il Parco aveva definito essere una zona di espansione, ettari ed
ettari cercando di coltivare un approccio diverso, di ampliare i servizi intorno agli abitati».
«A Pollica non siamo infallibili - prosegue il primo cittadino - ma mi chiedo: quando Tarallo è stato presidente
del Parco cosa ha costruito? Perché non vedo nulla sul territorio. E mi chiedo: se anziché avere un albergo
come quello che si sta per realizzare a Pioppi, avessimo seconde case con letti sporchi e mobili rotti e che
nessuno va a verificare, sarebbe meglio? Nei miei territori vado a vedere i miei cittadini cosa fanno - sottolinea
- subiscono sanzioni o vengono premiati. Ma quanti lo fanno? Interroghiamoci su altro. e conclude - Sulla
struttura c’è un provvedimento amministrativo concluso positivamente, ci sono degli atti per cui ora la
magistratura ne sta verificando la legittimità, se ci saranno risvolti negativi faremo quanto dovuto
eventualmente, ma per noi per ora è perfettamente legittimo».
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