Il Piano Casa del Comune di Salerno
sembra essere in dirittura di arrivo dopo sette anni dalla sua enunciazione.
Sicuramente ciò porterà una boccata di ossigeno per il Comparto Edile, soprattutto sotto il profilo di un potenziale
auspicabile sviluppo occupazionale, visto che il ns. Settore, è drammaticamente fermo dal lontano 2008, con una crisi
che ormai da congiunturale è diventata strutturale, con una perdita ad oggi di circa 61% dei lavoratori iscritti in Cassa
Edile Salernitana (da n° 22.316 addetti nel 2008 a n°13.643 addetti nel 2015) e con la "scomparsa" (per chiusura e/o per
fallimento)di circa il 30% delle Imprese, senza contare ovviamente l'indotto.
Numeri tragici da far tremare i polsi che fotografano la drammatica situazione che da anni andiamo denunciando (la
mancanza
di risorse pubbliche, l’assenza di investimenti e di politiche industriali) ad una classe politica sorda e cieca a
qualsiasi ns. richiesta per il rilancio del Settore che, ignorando il ruolo anticiclico delle costruzioni, ha ridotto
la propria azione nella promulgazione di decreti e leggi per la negazione di diritti acquisiti dai lavoratori, facendo
la politica dei proclami e della "propaganda", perseguendo l’atteggiamento dei continui rinvii
Quindi ben venga il Piano Casa del Comune di Salerno, ma prima di definire un programma di cantierizzazione occorre che
vengano tenuti in debito conto alcune problematiche che attanagliano il Settore:
l’edilizia, infatti, è paralizzata, dalla presenza pesante ed ingombrante dell’economia irregolare ed illegale
fatta di evasione fiscale e contributiva e da una sempre più pervasiva infiltrazione della criminalità organizzata,
senza ovviamente trascurare i temi della scarsa sicurezza e prevenzione nei cantieri dove purtroppo si continua a
morire che certamente non sarà il Job-Act a risolvere.
Problematiche che impongono un Tavolo Politico-Sindacal
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e con l’Amministrazione Comunale che contempli i temi del
Mercato del Lavoro, in materia di occupazione locale, del rigoroso rispetto delle leggi in materia di lavoro,
sull'applicazione dei contratti nazionali e provinciali di settore e delle norme sul collocamento, sulla sicurezza
e prevenzione nei 'luoghi di lavoro.
Ed aprire una discussione seria rispetto ad un radicale cambiamento delle politiche che regolano il comparto dell’edilizia,
puntando a fare dell’efficienza energetica e statica del patrimonio edilizio, della sostenibilità ambientale, della
riqualificazione del territorio, della ecosostenibilità, della bio edilizia, nuovi orizzonti e vertenzialità, ai quali,
la FILLEA di Salerno non si sottrarrà.
Vanno quindi avviati percorsi operativi e strategie congiunte, per dare continuità a quelle azioni comuni volte a
realizzare una edilizia di qualità, che per il nostro paese è, e rimane la grande priorità strategica.
Noi ci saremo e ci auspichiamo che tali proposte non risultino vane e che possano portare ad un fattivo incontro a
breve con le Parti Sociali.
FILLEA-CGIL
Il Segretario Generale
Luigi Adinolfi
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