L a direzione provinciale del PD ha condiviso e ratificato venerdì pomeriggio l’istituzione
di un gruppo di lavoro, su base provinciale, coordinato da Piero De Luca, volto ad approfondire le problematiche legate al corretto utilizzo dei fondi strutturali europei nello scorcio di programmazione 2007/2013 e nella prossima programmazione 2014/2020.
La direzione provinciale del PD ha condiviso e ratificato venerdì pomeriggio l’istituzione di un gruppo di lavoro, su base provinciale, coordinato da Piero De Luca, volto ad approfondire le problematiche legate al corretto utilizzo dei fondi strutturali europei nello scorcio di programmazione 2007/2013 e nella prossima programmazione 2014/2020.
Il percorso è già stato intrapreso lo scorso 31 ottobre, in occasione di una riunione con i Sindaci, gli Amministratori e i Segretari dei Circoli PD della zona a nord del Comune capoluogo (Salerno, Agro, Irno, Costiera, Cava), nel corso della quale, in presenza anche dei Deputati Iannuzzi e Cuomo nonché del consigliere regionale Picarone, sono state affrontate in particolare le seguenti problematiche.
In tale occasione, si è anzitutto constatato il gravissimo ritardo accumulato dalla precedente Giunta regionale nella spesa dei fondi strutturali a disposizione della Campania. Dopo il taglio di circa due miliardi di Euro subito già nel 2011 dal Piano Barca, si rischia di perdere (nella migliore delle ipotesi) un ulteriore miliardo di Euro se non verranno completati entro il 31 dicembre di quest’anno tutti gli interventi ipotizzati solo sulla carta, tanti dei quali ad oggi non sono stati neppure avviati.
A poco o nulla sono servite le misure di accelerazione della spesa varate in extremis al termine della precedente programmazione. Anzi queste misure hanno prodotto dei danni incalcolabili. Si è ingenerata invero nei comuni e nelle amministrazioni che vi hanno fatto ricorso una falsa attesa e un ingiustificato affidamento nella possibilità di continuare ad utilizzare le risorse del ciclo 2007/2013 a tempo indeterminato fino al completamento delle iniziative programmate, anche oltre il periodo già derogatorio del 31 dicembre 2015. La conseguenza di tale equivoco è che tante amministrazioni si troveranno con numerosi lavori iniziati e non completati che non potranno più essere finanziati con queste stesse risorse.
|
|
|
|
|
In tale contesto, è stato quindi evidenziato il compito difficile che grava sulla nuova Giunta regionale per provare a recuperare le iniziative progettuali più rilevanti già iniziate e in via di conclusione, evitando traumi nei bilanci degli enti locali interessati.
Ma si è poi anche sottolineata la necessità di aprire una fase nuova, caratterizzata da una maggiore serietà ed efficienza a livello regionale per impiegare tutti i fondi della nuova programmazione e per cercare di utilizzare in modo completamente diverso le risorse disponibili. Non più miriadi di micro interventi polverizzati sui territori, che non assicurano né lavoro per i tanti giovani disoccupati, né la crescita o lo sviluppo strutturale delle nostre aree, ma una nuova stagione di grandi iniziative strategiche per rilanciare davvero la Campania.
Su base provinciale, si è ritenuto essenziale, in tale prospettiva, mettere in campo un lavoro di supporto alle amministrazioni interessate al fine di verificare e chiarire le complessità della normativa in materia, e al fine di mettere a fuoco le maggiori criticità tecniche riscontrate dagli enti locali in fase di spesa o rendicontazione. Ma è stata condivisa anche l’esigenza di intraprendere un percorso di ascolto dei territori e di stimolo a mettere in campo nella futura programmazione proposte relative ad opere e progetti che, in ambiti e aree territoriali “vaste”, modifichino in modo strutturale le condizioni di vita e le occasioni di sviluppo delle nostre comunità.
Questo lavoro, che proseguirà attraverso ulteriori incontri per zone omogenee della nostra provincia (Cilento e Piana del Sele), culminerà, agli inizi del prossimo anno, in una conferenza programmatica conclusiva di carattere pubblico, alla presenza dei vertici della Regione.
|