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ALINURO ED ENEA ALL’EXPO
Milano. Tutto pronto, al padiglione “Kip internatonal school”, per l’esibizione della compagnia “Artisti cilentani associati”. Un ensemble propositiva ed attiva, che propone divertimento ma anche e soprattutto spunti di riflessione – anche per quanto riguarda la bellezza delle opere classiche di ogni tempo: andrà infatti in scena “Palinuro, nocchiero di Enea”; si tratta di un musical incentrato sui primi sei libri del famoso poema virgiliano “Eneide”. Un capolavoro dei nostri patres…
Un’opera che andava a tutti i costi “presentata” all’Expo. E così è avvenuto.
“Motto” o slogan del padiglione succitato: “Territori attraenti per un mondo sostenibile”; appunto sono
attraenti i territori percorsi dal guerriero Enea – il “pius” Enea, poiché sottostava ai valori della
divinità Fato – nel suo vagabondare e peregrinare, insolito per un uomo nato da Venere (dea unitasi con
Anchise, umano). Il 5 e il 6 settembre, dunque, largo ai giovani e interessanti interpreti. Essi ce la
metteranno tutta per coinvolgere ed incantare il pubblico, l’uditorio.
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Lo show consta di testi e liriche a cura di Alina Di Polito e Simona La Porta. Il cast di attori, cantanti
e ballerini è ricco di eccellenze – tutte o quasi molto giovani; ad allietare gli astanti e avventori ecco,
per la cronaca: Vincenzo Albano – sanseverinese – Mariano Riccio, Giuseppe Brancato, la stessa Simona La
Porta succitata, Marco Mondi, Antonino Orefice, Rosita Celenta, Giovanna Navarra, Alina Di Polito – altra
menzionata fautrice dello spettacolo.
Musiche di Mauro Navarra e Raffaele Cardone; tali sonorità, fuse e profuse tra i generi classico e l’etnicità tipica delle coste mediterranee, accompagnano e sottolineano - evocativamente e coinvolgendo tutti – il pathos dei Troiani in fuga dalla città in fiamme e la ricerca, l’anelito verso lidi più sicuri e ospitali.
Protagonista del plot (copione), appunto il fedele nocchiero Palinuro, che ha dato nome a una zona affascinante, intrigante: il promontorio roccioso e sabbioso di tale amena località marina e rivierasca. Tanti colpi di scena vedranno appunto interessato Palinuro stesso, con le luci e le ombre della sua figura e concentrandosi sulla profonda amicizia tra lui e il suo superiore Enea. Sullo sfondo anche la figura evanescente della bellissima e misteriosa sirena Kamarathon.
La narrazione, come pure la kermesse, è densa di episodi di coraggio, di gioia e di dolore. Una appropriata similitudine con quanto accade anche ai nostri giorni con i migranti – se così possiamo permetterci di affermare. Anche se il paragone non sembra calzante; tuttavia l’odissea vissuta dagli eroi troiani non è da meno né a quella, umiliantissima, dei profughi di adesso né a quella degli Italiani emigrati a suo tempo in America. Entrambi gli esempi sono coronati da speranza e sacrificio.
di: ANNA MARIA NOIA
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