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FISCIANO. “Chiudere l’ospedale di Curteri rappresenterebbe un danno enorme
FISCIANO. “Chiudere l’ospedale di Curteri rappresenterebbe un danno enorme
anche per la nostra economia e faremo
di tutto per salvarlo”. Chi parla è il noto imprenditore Francesco?Galdieri che condivide la battaglia che da tempo
viene portata avanti dal dottor VIncenzo Sica, per la salvaguardia del nosocomio di Curteri Sica, ex assessore alla
sanità del comune di Fisciano, e presidente del comitato pro ospedale doopo aver incassato il sostegno autorevole
dell’ex procuratore capo del Tribunale di Salerno Luigi Apicella, “sono stato salvato all’ospedale di Curteri grazie
ad un intervento del professore Giuseppe Barba ed ora farò di tutto per salvarlo” , nella sua battaglia viene anche
appoggiato dal noto imprendotore. Quest’ultimo negli anni ottanta da esponente di peso della Dc locale, unitamente
all’allora sindaco Gaetano Sessa, ed al primo cittadino di Mercato?San Severino, Vincenzo Erra, si battè unitamente
a Vincenzo Buonocore e Ciriaco De Mita, per portare l’ateneo nella Valle dell’Irno, che i potentati salernitani
della Dc Russo, Lettieri, Scozia e sopratutto Menna volevano che restasse a Salerno. A difendere la valle dell’Irno
come uomo e politico di vecchio stampo è rimasto solo lui essendo nel frattempo deceduti sia Erra che Sessa i quali
se fossero stati vivi pure lore sarebbero stati in prima fila a difendere il nosocomio di Curteri. I politici di
oggi ad iniziare dai sindaci dei comuni della Valle dell’Irno, al consigliere regionale Tommaso Amabile, al consigliere
comunale di Mercato San Severino, Giovanni Capuano, dipendente del nosocomio di Curteri. Del resto la presenza del
nosocomio garantisce anche introiti economici per tutti gli esercizi commerciali della Valle dell’Irno ed in particolare
di Curteri e Mercato San Severino. Dalla chiusura dei reparti il 22 dicembre scorso tutti i negozi di Curteri hanno
visto diminuire i loro affari. E poi c’è da chiedersi quale industriale verrebbe ed investire nella zona sapendo che
non vi è una struttura sanitaria efficiente. A curteri dopo la chiusura di ostetricia, ginecologia, pediatria e
nefralogia ora sono a rischio anche i reparti di urologia e cardiologia. Questo tra l’indiferenza generale dei medici,
dei pèolitici e dei cittadini della Valle dell’Irno. Solo il comitato proospedale con Sica, Luca e Daniele Picarella
e Giuseppe Saggese si sta battendo da mesi con varie iniziative per cercare di tenere in piedi la struttura sanitaria.
Dopo la fiaccolta di protesta per le strade di Mercato San Severino e l’incatenamento davanti ain cancelli
dell’ospedale, i componenti del sodalizio hanno in programma un’altra clamorosa azione di protesta.
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