Niente ufficio postale alla frazione Fonte di Roccadaspide.
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Niente ufficio postale alla frazione Fonte di Roccadaspide, i pensionati della Cisl si schierano al fianco dei
residenti. Il segretario generale della Fnp, Giovanni Dell’Isola: “Tutto questo è inaccettabile, il servizio postale
deve essere garantito. Le istituzioni si mobilitino per tutelare un diritto sacrosanto”.
“Poste Italiane riapra l’ufficio postale di Fonte di Roccadaspide”. Questa la richiesta di Giovanni Dell’Isola,
segretario della Fnp Cisl Salerno, che chiedendo la riapertura dei locali da parte Poste Italiane, dopo che la
locale amministrazione comunale ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per
chiedere un intervento risolutorio sulla questione. “Dopo la vicenda del 4 aprile, quando fu trovata della
polvere sospetta in due plichi, la situazione è tornata alla normalità. Così si sta creando un disagio a una
frazione di 1.500 abitanti. Mettiamoci nei panni di un residente di Fonte, perlopiù anziano e senza la
disponibilità di un’automobile, come fa a raggiungere l’ufficio postale a sé più vicino tenendo conto anche
che il sistema dei trasporti è sempre più precario? Ecco perché l’ufficio di Fonte è fondamentale per stare
più vicino a una fetta di residenti al momento letteralmente”.
Da mesi i pensionati della Cisl di Salerno stanno cercando di sensibilizzare Poste Italiane nel tentativo di
migliorare i servizi offerti su tutto il territorio provinciale. “La comunità di Roccadaspide - ha continuato
Dell’Isola - e delle zone interne del Cilento sono densamente popolate, con la presenza di un elevato numero
di pensionati residenti in queste piccole realtà, che hanno necessità di usufruire del servizio postale. La
riapertura dell’ufficio della frazione di Roccadaspide sarebbe un segnale per non tagliare fuori una buona
parte del comprensorio cilentano. Per quanto attiene il servizio postale va ricordato che è un elemento di
pubblica utilità. Probabilmente Poste Italiane ha dimenticato che oltre al servizio bancario è impegnata
anche ad assicurare quello postale. Perciò è necessaria una forte mobilitazione di tutte le istituzioni
locali, affinché Poste Italiane riveda la decisione e torni a riaprire l’ufficio di Fonte”.
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