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iente bus nella frazione salernitana di Cappelle, i pensionati della Cisl si schierano al fianco dei residenti.
Niente bus nella frazione salernitana di Cappelle, i pensionati della Cisl si schierano al fianco dei residenti. Il
segretario generale della Fnp, Giovanni Dell’Isola: “Situazione inaccettabile, vogliono rottamarci. Le istituzioni si
facciano garanti con Bus Italia per ripristinare un servizio fondamentale”.
I pensionati della Cisl Salerno si schierano al fianco dei residenti di Cappelle per il ripristino delle corse del bus
di linea numero 18 di Bus Italia. Un disagio che esiste ormai da due anni, con l’esasperazione dei cittadini che ormai
è arrivata ai limiti. “Questa rottamazione è inaccettabile. Ora ci tolgono anche il servizio di trasporto pubblico”,
ha affermato Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Fnp Cisl Salerno. “Di questo passo, nei prossimi è probabile
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che ci troveremo di fronte alla necessità di ulteriori aumenti e di nuovi ridimensionamenti di corse”. Dell’Isola
pensa soprattutto alla situazione vissuta dai pensionati della frazione collinare, che mai avrebbero immaginato di
essere interessati da tagli così forti, considerato il fatto che l’autobus urbano è l’unico mezzo di trasporto per
chi non possiede auto o scooter. “Questo stato di abbandono deve finire”, ha detto Dell’Isola. “Così si creano numerosi
disagi a chi viaggia solitamente utilizzando il servizio di trasporto pubblico. Cappelle, purtroppo, è solo il caso
limite. In alcune zone della città di Salerno, infatti, gli autobus passano solamente una o due volte al giorno, la
mattina presto o tardi prima della chiusura del servizio, rendendo praticamente impossibile l’utilizzo dei pullman
per le persone che non lavorano e intendono ritornare a casa dopo poche ore. Ormai è cosa nota che sono stati tagliati
i fondi. Ma forse si poteva agire diversamente. Tanti lavoratori e pensionati - ha spiegato Dell’Isola - non sopportano
più il protrarsi di una situazione che di fatto nega il diritto alla mobilità sancito dalla costituzione. È arrivato
il tempo di ripensare a progetti e politiche capaci di riorganizzare la vita pubblica e in grado di dare una risposta
ai nuovi problemi della cittadinanza”. Infine l’appello alle istituzioni. “Tutti devono fare la loro parte e nessuno
deve pensare di poter impunemente penalizzare le fasce più deboli della popolazione. Per questo si rivolge un forte
appello alle istituzioni, affinché si solleciti la nuova società di trasporti a porre rimedio ad una situazione
diventata non più sopportabile. Gli anziani e gli abitanti di Cappelle e zone collinari non possono più aspettare”.
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