Menotti Lerro conquista Brera e Milano
Menotti Lerro conquista Brera e Milano
Il poeta e docente salernitano conquista l’Accademia di Belle Arti e il liceo artistico più famosi d’Italia.
MILANO – Menotti Lerro si conferma una delle voci più importanti della contemporaneità poetica nazionale ed internazionale.
Un grandissimo riconoscimento gli è stato dato dall’Accademia delle Belle Arti di Brera (ricordiamo che questa Università è probabilmente la più prestigiosa d’Europa) che il 3 maggio 2016 lo ha invitato a tenere una ‘lectio magistralis’ sul tema degli oggetti nella società e nella poesia contemporanea e un Reading poetico basato sulle sue 14 raccolte di poesie già date alle stampe. Presenti diversi docenti dell’Accademia, tra cui il direttore della Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa, Prof. Antonio Ciurleo che ha espresso molta soddisfazione per avere come ospite uno dei giovani più talentuosi del panorama artistico-letterario. A delineare il percorso di studi e della sua produzione è stato il Prof. Vincenzo Missanelli, docente di Design. Missanelli ha parlato di Lerro come “autore che si è in particolar modo distinto per il numero elevato di pubblicazioni e per la grande qualità delle stesse in un arco di tempo limitato, aggiungendo che Lerro simboleggia il perfetto self made man, studioso e artista che si è fatto da solo, prediligendo l’essere all’apparire, arrivando a ottenere grandi riconoscimenti nazionali e internazionali come testimonia il volume The Poetry of Menotti Lerro (Cambridge Scholars Publishing, 2011) scritto dal docente dell’Università inglese di Reading, Andrew Mangham”.
Presente, inoltre, il coordinatore del triennio, Prof. Enrico Maria Davoli che è più volte intervenuto con delle domande stimolanti per l’autore, il quale ha dato prova di grande conoscenza e sapienza vista la puntualità e la precisione delle risposte.
|
|
|
|
|
Lerro ha in un primo momento, rispondendo all’invito del Prof. Missanelli, offerto una panoramica della sua produzione artistica, partendo dagli esordi, citando le sue prime poesie e la sua prima raccolta di versi, Ceppi incerti, pubblicata nel 2003 dal prestigioso Caffè Letterario Giubbe Rosse di Firenze. Ha inoltre presentato i suoi ultimi testi, tra cui le due commedie Il Gorilla (Genesi editrice) e Donna Giovanna. L’ingannatrice di Salerno (Zona editrice). Quest’ultima pièce teatrale ha suscitato subito molto interesse nei lettori e nella critica, e infatti Umberto Curi (esperto proprio della mitica figura del Don Giovanni) ha parlato di questo testo come opera “originale e innovativa”. Altrettanto lusinghiero è stato il commento di un altro grande critico contemporaneo come Giorgio Bàrberi Squarotti che ha definito questo testo teatrale “geniale, originalissimo e grandioso”.
Infine Lerro si è soffermato su dei veri e prori ricordi d’infanzia che colorano la sua autobiografia e mostrano la grande dolcezza e nostalgia di cui si nutre tutta la sua opera. In particolare il poeta ha ricordato sua madre, che gli intimava di andare a dormire, dato che, da ragazzo, era solito rimanere fino al mattino a scrivere poesie vicino al camino di casa sua.
L’autore campano ha tenuto poi un’intensa lezione sul ruolo dell’oggetto nella società e nella poesia contemporanea, per poi interpretare alcune sue poesie e proiettando infine alcuni video che rimandavano ai concerti, tenutosi a Danzica, a Cracovia e a Varsavia, del progetto I Battiti della Notte del quale il Prof. Ciurleo si è detto particolarmente entusiasta.
Un altro riconoscimento di altissimo prestigio, dunque, per uno dei poeti più apprezzati della contemporaneità a livello internazionale.
|