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   GIOI – Una Madonna del Sacro Monte Gelbison anche negli Stati Uniti.
    GIOI – Una Madonna del Sacro Monte Gelbison anche negli Stati Uniti.



    Il Millenario culto della Madonna del Sacro Monte è vivo anche in quelle terre di lavoro, e di italiani del Sud, per merito degli emigrati gioiesi, di San Mango Cilento e Novesi con altri cilentani che, a distanza di migliaia di chilometri, rinnovano la propria fede alla Vergine del Monte di Novi Velia, in concomitanza con l’apertura del vetusto santuario cilentano. In onore della Vergine del Sacro Monte gli emigranti cilentani da alcuni anni organizzano una festa nel New Jersey alla quale partecipano centinaia di emigranti gioiesi e ciletani i quali rinnovano la fede con una processione solenne per le vie da New ark fino al monastero “Holy foce”, con simbolica partecipazione a quanto avviene negli stessi giorni nel santuario cilentano. La festa si svolge il 30 maggio di ogni anno. Lo scorso 30 maggio la ricorrenza religiosa ha visto


la presenza di oltre 300 persone, emigrati e figli di emigrati, che in processione hanno portato le antiche cinte di candele per tutto il tratto percorso dall’antica statua. Secondo la rivista SOGNA, il noto periodico degli emigranti gioiesi e cilentani, questa statua era stata trafugata dal santuario (e quella venerata sulla vetta del Gelbison sarebbe, secondo alcuni, una riproduzione dell’originale) e spedita in America dove per lungo tempo era stata dimenticata in un negozio di arredi sacri e stava per essere spedita in Arizona quando venne acquistata da un discendente di cilentani di San Mango Cilento, per parte materna, Pat (Pasquale) O’ Boile e così è rimasta nel New Jersey, dove è venerata nella chiesa del Carmine, in Newark, di cui è parroco mons. D’Ambrosio,anch’egli oriundo cilentano. La statua viene trasportata da Newark fino al monastero “Holy Foce” e ritorno nella sua chiesa del New Jersey. Alla festa religiosa i nostri emigranti uniscono la “scampagnata” con divertimenti pic nic all’aria aperta, canti e balli popolari.

Lunedì 17 agosto 2015
Carmine Pecoraro
Testo scritto di: Carmine Pecoraro
Redazione: notizieirno.it

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