LO PSICOLOGO SANSEVERINESE LUIGI INGENITO SI CANDIDA A CONSIGLIERE COMUNALE A S. SEVERINO
A S. Severino fervono i preparativi per le imminenti elezioni comunali, le fatidiche amministrative o politiche. L’obiettivo è per l’11 giugno.
Pare che i commissari – prefettizi e ad acta – abbiano risanato il disastroso bilancio del Comune.
Quattro i candidati alla carica di primo cittadino: Anna Lucia Grimaldi per il Movimento Cinque Stelle; Angelo Zampoli (due liste anziché le preannunciate tre, al seguito del sindaco uscente Giovanni Romano: “Civica per S. Severino” e “Uniti per S. Severino”); le new entry Antonio Somma (“Insieme per la città” e “Città prima e libera”) e il collega commercialista Vincenzo Bennet (“S. Severino democratica”, “Cittadini moderati per S. Severino”, “Per S. Severino”). Altri ricopriranno semplicemente il ruolo di civico consigliere. Tra costoro, nell’agone, lo psicologo Luigi Ingenito.
Sempre tra la gente – per dar voce agli umili, ai meno abbienti. Ingenito ha scelto lo schieramento di
Bennet – “Per S. Severino”.
Nel clima che già si sta surriscaldando e arroventando, il professionista – classe 1970 – porta avanti il
programma mutuato da “Mgs”: Movimento giovanile salernitano. Presente sul territorio salernitano da più
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di trent’anni. Ingenito è referente provinciale di “Mgs”. Sposato, con due figlie – Francesca Pia ed Arianna – si occupa di fasce deboli e di handicap, di disabilità. Il suo programma è concreto, nei confronti di tali categorie. Tra le proposte del suo amministrare: l’attenzione alle esigenze sociali, alle dinamiche del mondo dell’handicap e dell’integrazione/inclusione. “L’area psichica è complessa, nell’attuale società – spiega – e poco attenzionata dalle istituzioni.
Nelle intenzioni, quella di utilizzare il centro per differentemente abili “Gerardo Pisani” in via Macello – allocato nell’ex mattatoio – come centro diurno per terapie e riabilitazione.
Gerardo Pisani, per la cronaca, era un umile consigliere comunale all’opposizione negli anni ’90. Portatore di handicap motorio.
Un progetto, quello inerente tale struttura (ultimata ma mai inaugurata), partito già 20 anni fa, ad opera di “Rete solidale” di Carmen Guarino (a Salerno). Ingenito desidera realizzare una base non solo diurna, bensì h 24, dove indirizzare i soggetti affetti da patologie mentali. La sua è una lotta per garantire assistenza a una grossa fetta di popolazione, che risulta abbandonata, lasciata a se stessa senza grande aiuto (laddove vi sia) da parte dei preposti.
Si vorrebbero riprendere iniziative quali “Teatro anch’io”, ideato dallo scrittore Michele Sessa a S. Severino negli anni scorsi. Ingenito è anche interessato a incrementare l’impegno verso i familiari dei portatori di handicap e/o di malati psichici – che non sanno a chi rivolgersi per chiedere appoggio e sostegno riguardo i loro cari. E promette di farsi carico dei bisogni territoriali potenziando le attività sociosanitarie.
ANNA MARIA NOIA
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