Liste d’attesa all’ospedale di Salerno, scatta la denuncia della Uil Fpl
La denuncia del sindacalista Biagio Tomasco: “Va espresso un plauso per il nuovo sito web dell’Azienda, ma tutto cozza con la mancanza di trasparenza di liste d’attesa. Gli errori del passato non hanno insegnato nulla. Vogliamo conoscere i responsabili di tutto questo”.
La Uil Fpl promuove con riserva il nuovo sito web dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno. A fare chiarezza ci ha pensato il sindacalista Biagio Tomasco.
“Va espresso un plauso per la nuova veste grafica del sito web istituzionale dell’Azienda, avendolo reso più
fruibile da parte dell’utenza oltre ad aver utilizzato, a prima vista, le più recenti arti di web designer
attualmente in circolazione”, ha detto. “Tutto quanto detto però, cozza fragorosamente, come l’onda sullo
scoglio, nel momento in cui ci si accinge a ricercare la benché minima lista di attesa di una qualsiasi
specialità chirurgica o ambulatoriale. Appare evidente, a tutti, che tale mancanza possa ingenerare nell’utenza,
oltre al naturale sconcerto nel non ritrovare una così importante informazione, anche il sospetto, il dubbio,
che tutto quanto avvenuto in epoche recenti e che vi hanno visto in azione nelle giuste vesti dei censori, non
|
|
|
abbia maturato alcun insegnamento, tolto quello delle rilevazioni biometriche sul personale, giustamente condiviso
dalla Uil Fpl, ma che ha avuto l’unico risvolto di inquadrare ancor più il personale dipendente come infedele agli
occhi dell’opinione pubblica, cosa da cui si stava faticosamente uscendo e che ora viene messa nuovamente in discussione”.
Il sindacalista, dunque, non usa mezzi termini per contestare la gestione sulle liste d’attesa. “Rappresentano un fenomeno
percepito dai cittadini e dai pazienti come una forte criticità dei moderni sistemi sanitari, in quanto compromette
l’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni da erogare. L’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni
sanitarie è uno degli obiettivi prioritari del Servizio sanitario nazionale e l’erogazione dei servizi entro tempi
appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresenta una componente strutturale dei Livelli
essenziali di assistenza, così come previsto dal Decreto del 29 novembre 2001. Il “Ruggi” nel corso degli anni ha
sempre ottemperato, con alterne fortune, a quanto disposto dalle normative nazionale e regionali, ma mai ci si sarebbe
aspettati di vedere una tale mancanza in un’Azienda che ha vissuto le sue giornate peggiori nell’ultimo breve-medio
periodo, laddove si sono criminalizzate masse di dipendenti pubblici nell’assordante silenzio finanche di tutte le
amministrazioni che si sono succedute”.
Da qui, la richiesta di spiegazioni per un gesto che, secondo Tomasco, getta nuovamente ombre sull’Azienda
universitaria, considerato l’aria nuova che tira in via San Leonardo negli ultimi mesi. “Siamo qui, attoniti,
ad aspettare spiegazioni su qualcosa che sarebbe dovuto avvenire in automatico e che non è avvenuto, aspettando
anche di conoscere eventuali responsabilità personali e soprattutto di sapere quando verrà rimosso tale inconveniente”,
ha spiegato Tomasco.
|