CRITICITA’ NELLE FRAZIONI “ALTE” DI S. SEVERINO: MANCANO I VIGILI E CI SONO MOLTI INSETTI
Mercato S. Severino. Frazione che vai, disagi che trovi: il comprensorio di S. Severino – pare poco “servito” dai mezzi pubblici e/o mal collegato con il centralissimo capoluogo – consta di ben ventidue frazioni, casali, quartieri di lignaggio. Ogni singola realtà sembra presenti una qualche criticità: dalla vexata quaestio delle insufficienti vasche di laminazione di Acigliano alle esondazioni del torrente Solofrana in quel di Pandola, fino al manto stradale dissestato ad Acquarola è tutto un proliferare di lamentele e proteste.
Stessa storia nel quartiere residenziale di S. Vincenzo, non raggiunto a dovere dai mezzi del Cstp.
Lo scontento dei residenti non “risparmia” neanche le cosiddette frazioni “alte” – cioè quelle situate lungo la direttrice che conduce a Priscoli, Lombardi, Torello, Carifi, Ciorani – per poi condurre a Costa e infine portare nel limitrofo comune di Castel S. Giorgio.
In particolare nel contesto di Carifi e Torello, i residenti affermano di non notare una cospicua presenza di forze dell’ordine a presidiare le due frazioni circonvicine. Soprattutto è stigmatizzata la mancanza di vigili urbani: la polizia municipale. Almeno qualche pattuglia a perlustrare il territorio.
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E l’allarme sicurezza non risparmia altre amene località del Sanseverinese. Come pure alcuni angoli “oscuri” – presenti anche in zone centrali – densi di immondizia e di spazzatura: stavolta, però, il casus belli non riguarda l’amministrazione e/o la sua presunta inefficienza nel pulire ma solo ed esclusivamente l’inciviltà di pochi cittadini, noncuranti dell’ambiente e dell’igiene. A S. Vincenzo vi sono molti segni di tale “degrado” – cavalcato da politici di minoranza – come pure esiste, nell’alveo fluviale del già citato Solofrana, un insieme di piante spontanee, di arbusti e vegetazione incolta ed infestante pericolosi d’inverno in quanto frenano la portata d’acqua causando possibili inondazioni e straripamenti.
Tornando a Carifi e Torello, i residenti si sentono lasciati a sé stessi, quasi abbandonati; le località sono tranquille ma la sorveglianza – sono parole degli abitanti – è comunque “necessaria”.
“Se ci fossero più controlli e una maggiore attenzione – dichiarano – si vivrebbe senz’altro meglio.”
Altra situazione spiacevole, per gli abitanti, l’emergenza sanitaria relativa alle zanzare – che pullulano d’estate: essi richiedono con forza efficaci interventi di disinfestazione e di disinfezione, allo scopo di arginare il fenomeno – pur comune a tante altre zone.
di: ANNA MARIA NOIA
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