CORTO CIRCUITO A S. SEVERINO SUI CAPANNONI DI UN DEPOSITO FARMACEUTICO
È stato un corto circuito a causare, il 6 giugno mattina scorso, l’incendio che ha interessato il deposito
farmaceutico “Shedir pharma”, nell’area Pip della frazione sanseverinese di S. Eustachio.
L’azienda è ubicata in via S. Felice 41/43 (sede logistica, quella legale è a Piano di Sorrento). Si occupa
della produzione e/o distribuzione di medicinali vari, integratori alimentari, creme e gel per uso cosmetico.
Intorno alle 9, si sono surriscaldati i pannelli solari posizionati sul capannone e si è verificata appunto una
piccola “deflagrazione” – abbastanza contenuta e circoscritta. Una decina, in totale, gli operai presenti in loco.
Quattro di loro sono rimasti lievemente intossicati dalla schiuma degli estintori – ciò in quanto, è emerso,
sono stati essi in persona a cercare di domare le fiamme, non propagatesi a lungo, prima di rivolgersi ai vigili
del fuoco e a chi di dovere. Le forze dell’ordine sono puntualmente e tempestivamente giunte sul posto, impedendo
al fuoco di invadere altre zone. Danni solo alle strutture interessate, dunque. I quattro “sfortunati” sono stati
indirizzati agli ospedali di Mercato S. Severino (due di loro) e (per gli altri due) di Nocera Inferiore.
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Stabili, poi, sono risultate le loro condizioni di salute.
Pare che siano state allertate tutte le autombulanze del distretto: numerose le chiamate ai 118 di Nocera
Inferiore, Siano e Baronissi. Pronto anche l’intervento di carabinieri, vigili urbani e Protezione Civile
locale – l’Epi (Emergenza pubblica Irno), retta da Mina Greco e Giovanni Molinaro. Ad attivarsi in casi
come questi, inoltre, è spesso il corpo forestale dello Stato, responsabile Danilo Sorrentino. Dalle notizie
ed informazioni trapelate, la dinamica è andata nel modo seguente: alle 8.30 del 6 giugno, a causa del corto
circuito, hanno preso fuoco le guaine bituminose sulla copertura, proprio accanto ai pannelli solari. Nei dintorni
si è sparsa una densa ed acre nuvola nera, una colonna di fumo visibile anche a distanza. Grazie all’azione
congiunta delle forze dell’ordine, in poco tempo il principio di combustione è stato estinto. Un elogio e un
plauso vanno a tutti i responsabili della sicurezza. Che frequentemente rischiano e sacrificano la vita e non
vengono citati o ringraziati a dovere. Occorre annoverare i vigili urbani (polizia municipale), che danno un grande
contributo alla salvezza delle persone.
di: Anna Maria Noia
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