IN FUMO ALTRE ZONE VERDI A S. SEVERINO
Mercato S. Severino. È nuovamente allarme incendi nella cittadina: notevole il focolaio che si è sviluppato
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lunedì scorso 25 agosto nella frazione Ospizio. Sin dal primo pomeriggio i velivoli preposti allo spegnimento
del rogo hanno perlustrato il territorio e in particolare l’area boschiva di Ospizio, davvero molto estesa!
Secondo fonti accreditate, l’incendio ha interessato ben otto ettari di bosco ceduo – dal latino: “destinato
ad essere tagliato” – e la fitta vegetazione.
Una nuova macchia verde rovinata – ancora una volta! - dall’azione dell’uomo, con ogni probabilità.
Il pericolo è stato tangibile, in quanto poco distante dall’incendio si trovano diverse abitazioni e la tratta autostradale A30. Prontamente sul luogo, la task force costituita – in primis – dalla locale Protezione Civile (Epi, Emergenza pubblica Irno) di Gelsomina Molinaro; dalla Sma Campania, società impegnata nella prevenzione e nella lotta ai roghi tossici; dai Vigili del Fuoco e dal Corpo forestale dello Stato (Cfs) che ha diretto le operazioni di spegnimento. Il tutto, molto ben coordinato e mirato. Dopo un lungo periodo di tempo i responsabili della sicurezza – con fatica e sacrificio - hanno avuto ragione delle alte fiamme propagatesi in maniera vasta e articolata lungo la zona, a lambire edifici e il nastro d’asfalto dove in genere transita un gran numero di veicoli.
Passata la paura, tutto è rientrato nella normalità: l’alto muro di fuoco è stato debitamente domato!
Gravi, però, i danni arrecati alla natura di tale luogo ombreggiato; intanto si cerca di capire come si sia originato il devastante incendio, si spera non di matrice dolosa, come sembrerebbe!
Nei giorni scorsi, altre emergenze e altri allarmi incendiari hanno visto come “protagoniste” le zone tra la frazione Costa e Castel S. Giorgio – dove erano a rischio le abitazioni adiacenti il versante montano – e ancora una volta i fuochi hanno interessato Carifi, località Galdo. Prezioso anche qui l’intervento dei volontari Epi, diretti dal responsabile Cfs locale Danilo Sorrentino.
Grande perizia è stata dimostrata dai suoi validi uomini!
In fumo comunque tante specie arboree.
Circoscritto quindi il range dell’incendio e nessun ulteriore pericolo di danni alle persone. Resta però sempre l’amarezza per quegli alberi e quella vegetazione dapprima lussureggiante che sono stati “mortificati” dalla follia umana – perché non si tratta certamente di autocombustione! Che ambiente naturale e anche antropico doneremo alle nuove generazioni, ai nostri figli e nipoti?
Ai posteri, diceva il poeta (Manzoni) l’ardua sentenza!
ANNA MARIA NOIA
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