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   E’ GUERRA DI MANIFESTI A S. SEVERINO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
    E’ GUERRA DI MANIFESTI A S. SEVERINO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE













Mercato S. Severino. Prosegue, imperterrita, la “guerra” di manifesti tra le tre liste civiche a sostegno dell’amministrazione Romano e i consiglieri di minoranza aderenti al Pd: dalla fine del mese scorso è un botta e risposta tra la civica assise e l’opposizione. Dapprima le affiche riguardavano l’affaire tasse e il presunto disavanzo di otto milioni e mezzo di euro denunciati da Carmine Ansalone, Gerardo Figliamondi e Fabio Iannone – consiglieri democratici – con “l’avallo” del segretario Patrizia Frallicciardi. La prima “serie” di pubbliche affissioni da parte del Partito Democratico ironizzava sull’amministrazione “del fare”, il cui slogan nella campagna elettorale del 2014 era “Il futuro che conosci”. La cittadinanza avrebbe dovuto sapere – nelle intenzioni dei consiglieri - che palazzo di città apportava “debiti, disavanzo e pesanti ipoteche sulle nuove generazioni.” Il manifesto recava la scritta “Più tasse, meno servizi”. Contestualmente, vi era anche un altro tipo di manifesto – più “carino”, una buona idea: lo stesso concetto era espresso come se si trattasse di un concerto di musica classica. Prontamente il governo della cittadina ha raccolto la sfida e ha promanato altre affissioni, intitolate: “Gli ipocriti del Pd”. Il testo puntava il dito sugli esponenti Pd a livello nazionale – tuttora nell’ambito della governance del Paese – colpevoli di aver “costretto” i Comuni a coprire “con i fondi del proprio bilancio – è scritto – le somme che i cittadini non sono riusciti a pagare negli anni scorsi per le tasse e i tributi.” “Il governo del Pd – era la continuazione – non manda più nemmeno i soldi sufficienti per pagare gli stipendi dei dipendenti.” E via di seguito. Di nuovo, i membri del Pd hanno risposto alle provocazioni e hanno emesso un’affiche dal tema: “A proposito di ipocriti.” Sembrava finita qui, ma da pochi giorni vi è per le strade cittadine una ulteriore affissione delle tre civiche – stavolta sulla “buona scuola”: un affondo sul ddl Renzi, tuttavia solo come “gioco di parole”. Non si tratta di assunzioni di personale precario ma, più pragmaticamente, di interventi di messa in sicurezza dal punto di vista strutturale ed edilizio: si parla delle manutenzioni effettuate dal Comune nelle scuole del territorio. In tempi record. Infine, la maggioranza stigmatizza nessun aumento della tariffa per il trasporto scolastico e nessun aumento per quanto concerne i costi della mensa per i bambini. Insomma, un battibecco che mostra – almeno questo – un po’ di vitalità nel centro irnino, una sana e salutare dialettica politica che avrebbe dovuto instaurarsi da molto tempo a questa parte. Senza soffermarci troppo sulla querelle, ricordiamo che le liste a sostegno del “Ventennio” di Giovanni Romano sono di seguito denominate: “Civica per S. Severino”; “Uniti per S. Severino” e l’ultima in ordine di tempo: “Patto per S. Severino”.

di: ANNA MARIA NOIA
Testo scritto di: Anna Maria Noia

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