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   Alfonso Del Forno, classe 71, paganese, degustatore
    Alfonso Del Forno, classe 71, paganese, degustatore





    Alfonso Del Forno, classe 71, paganese, degustatore. Questo il profilo sintetico di una persona che ha sempre seguito le sue passioni per vivere intensamente la sua vita. Dopo le esperienze nelle testate giornalistiche per apprendere l’arte del fotoreporter e gli studi di ingegneria, qualche anno fa ha deciso di indirizzare la tua vita verso il mondo dell’enogastronomia, puntando fortemente sulla birra artigianale. Dopo anni di grande impegno per conoscere da vicino questo mondo, i risultati premiano la sua scelta. Oggi riveste diversi ruoli nel settore ed è uno degli esponenti del mondo della birra italiana: Degustatore di Birra Unionbirrai e Coordinatore regionale


Uniobirrai Beer Tasters, è l’unico campano presente come Giudice a Birra dell’Anno, il più importante concorso sulla birra artigianale in Italia. Docente nei corsi per degustatori di birre artigianali, conduce laboratori di educazione sensoriale e di abbinamento tra cibo e birra in giro per l’Italia. Presidente di Nonsologlutine Onlus, un’associazione che si occupa di gastronomia senza glutine, con la quale porta avanti progetti di valorizzazione degli alimenti naturalmente privi di glutine. Da quattro anni si occupa di ricerca nel settore della birra senza glutine in Italia e all’estero, partecipando come relatore e docente in diversi convegni, eventi e manifestazioni. Suo il capitolo che tratta l'argomento delle birre artigianali italiane inconsapevolmente a basso contenuto di glutine o senza glutine nella Guida alle Birre d'Italia 2015 di Slow Food. Ideatore del World Gluten Free Beer Award e dell’Italian Low Gluten Beer Award. Ultimo, ma solo in ordine temporale, è l’incarico di Fiduciario Slow Food, la più influente associazione di enogastronomia al mondo, per il territorio di Salerno, Cava de Tirreni e Vietri sul Mare. In tutto ciò, la cosa che più gli sta a cuore è la crescita del movimento brassicolo campano, con la presenza nelle maggiori manifestazioni di birra che si svolgono nella nostra regione, in cui conduce dei laboratori di degustazione impostati sulla semplicità e sulla convivialità, caratteristiche fondamentali per avvicinarsi al mondo della birra artigianale senza timori reverenziali. I marchi di birra artigianale campana sono circa 40 e rappresentano un patrimonio importante per la nostra regione. Questo settore dell’enogastronomia è uno dei pochi ad essere cresciuto con due cifre durante la crisi ed è rappresentativo dell’enorme ricchezza territoriale in termini di biodiversità. La Campania birraria può essere un volano di crescita importante anche per l’economia regionale, dalla produzione dell’orzo a quella del luppolo, senza dimenticare la possibilità di fare ricerca per l’individuazione di ceppi di lievito autoctoni. La biodiversità campana oggi è già presente in tante birre ed è questa l’arma in più che sfoderano i nostri birrai per affermarsi dentro e fuori dalla nostra regione.

Carmine Pecoraro
Testo scritto di: Carmine Pecoraro
Redazione: notizieirno.it

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