DANNI AL PARCO “CASTELLO” DI PANDOLA A S. SEVERINO A CAUSA DEL VENTO DEL 6 MARZO SCORSO
Mercato S. Severino. Tragedia sfiorata, venerdì 6 marzo scorso, al parco “Castello” nella frazione Pandola: a causa
del forte vento che da giorni pervade la cittadina, le cui ondate sono state avvertite presso tale condominio
particolarmente esposto alle intemperie, un pino alto 25 metri e già pericolante da tempo è caduto su un’auto
parcheggiata negli appositi stalli. Si è trattato di una Fiat Punto di colore argento silver, targa BC824RZ,
appartenente alla famiglia di Domenico Iannone. Famiglia che risiede al civico 5 del suddetto parco. L’episodio
è avvenuto in mattinata e precisamente alle 8.40, quando la moglie di Iannone in genere esce per recarsi a fare
la spesa quotidiana. Dunque è stata una questione di pochi minuti, ancora un'altra manciata di attimi e la signora
sarebbe stata travolta in pieno dalla pianta. Che ha investito soprattutto cofano e parabrezza – come si può
osservare dalle foto che i condomini hanno scattato – pieni di paura, ma anche indignati perché la pericolosità
di questi alberi era stata segnalata da tempo – dopo l’avvenimento. Ma non è finita qui: nel primo pomeriggio
infatti, alle 14.10 circa – orario di rientro a casa dagli uffici e dalle scuole, con movimento di adulti e bambini
che sarebbero potuti essere vittime – è caduto un altro pino secolare più o meno della stessa altezza. Anche in
questo caso per poco non si è consumato un dramma.
Subito dopo il primo “accadimento” i condomini, allertati dal crollo del pino e allarmati per lo spavento, si sono
rivolti ai classici “chi di dovere”: tempestivamente sul posto sono giunti gli operai della Gesema – società di
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servizi ex mista, ora municipalizzata – e i volontari dell’Epi, la locale protezione civile, che per ben tre ore
hanno lavorato per sgomberare la strada e permettere così il transito delle vetture – in una zona altamente trafficata.
Tuttavia, a detta dei diretti interessati, sia l’Epi che la Gesema si sarebbero – sono parole dei residenti –
“limitati” a rimuovere la pianta, tagliandola in pezzi, solo (dicono i condomini) per evitare disagi al flusso
veicolare – senza occuparsi di porre maggiormente in sicurezza l’area e soprattutto non ritenendo opportuno di
verificare la pericolosità “sospetta” di altri due alberi in procinto di cadere. Ed ecco, così, che alle 14 il
vento ha buttato giù l’altro pino pericolante.
“In passato abbiamo più volte segnalato al Comune e ad altri enti preposti la precarietà di tali piante in bilico – dichiarano gli abitanti del parco – ma non abbiamo ottenuto niente, solo un rimpallo di responsabilità.”
“Ci siamo rivolti a tutte le autorità competenti – esprimono – finanche al Corpo Forestale, ai Vigili del Fuoco. Ci siamo sentiti dire che non era un compito che spettava né al Comune né agli altri organi cui ci siamo rivolti.”
“Siamo abbandonati a noi stessi – chiosano infine – e non sappiamo come fare.”
Tra l’altro qualcuno ha rimosso le transenne poste a “guardia” del parco per poter accedere con le auto già prima che dopo tre ore fosse riattivata la circolazione. Il maltempo causa quindi numerosi disagi, ma sembra che a S. Severino non si sia preparati abbastanza a fronteggiare emergenze come queste.
ANNA MARIA NOIA
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