I cammei del maestro Piacente conquistano Spagna e Portogallo
L’artigiano ercolanese sarà a Maestri in Fiera 2014, con dimostrazioni dal vivo
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della lavorazione delle pietre
Agli iberici piacciono i cammei. A confermare il dato c’è la produzione artigianale del maestro Aniello
Piacente, esperto incisore di Ercolano, che parteciperà alla seconda edizione di Maestri in Fiera, dal 5
all’8 e dal 12 al 14 dicembre nell’A1 Expo (uscita autostradale A1 Capua).
Una presenza importante per la manifestazione, che quest’anno vanta un prestigioso parterre di espositori
che operano proprio nel settore orafo e del corallo. Tra questi, il maestro Piacente, già reduce di molte
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presenze all’estero come Birmingham, Marsiglia e Tokyo, dove ha partecipato alla famosa IJT (International
Jewellery Tokyo), la mostra che richiama compratori da ogni angolo del Giappone alla ricerca delle migliori
gemme di tutto il mondo.
«Quest’anno assistiamo a una ripresa del prodotto – ha affermato Piacente – Che, negli ultimi anni, aveva subìto
qualche perdita, soprattutto in termini di interesse da parte del mercato. Oggi, invece, Spagna e Portogallo sono i Paesi dai quali ricevo più richiesta in maniera continuativa. La Polonia e l’Inghilterra sono i Paesi con cui invece ho un fatturato maggiore».
«Il successo dei cammei – ha aggiunto il maestro - è tutto da ricercarsi nella materia prima di qualità - rappresentata da conchiglie sardoniche e corniole- e nell’attenta realizzazione artigianale. La lavorazione delle pietre, alla quale sarà possibile assistere durante la Fiera, richiede molta cura e pazienza. Le pietre vengono prima selezionate, poi tagliate finché, man mano, cominciano a prendere forma. I disegni che imprimo sono quelli tradizionali: fiori, scene, volti di donna».
«Sono davvero contento di poter partecipare a una manifestazione come Maestri in Fiera, che riconosce il valore dell’artigianato e del territorio – ha concluso il maestro Piacente - Soprattutto perché, paradossalmente, negli ultimi anni i mercati esteri erano molto più interessati rispetto a quello italiano. Oggi invece assistiamo quasi a un’inversione di rotta
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