Il presidente Canfora incontra il presidente della Coldiretti Sangiorgio.
Il presidente Canfora incontra il presidente della Coldiretti Sangiorgio. "L'accordo economico tra Unione Europea e
Canada penalizzerà le nostre eccellenze"
Coldiretti Salerno invita pubblicamente i sindaci e i comuni del Salernitano a schierarsi contro il Ceta (Comprehensive
Economic and Trade Agreement), l’accordo economico e commerciale globale tra Unione Europea e Canada firmato il 30
ottobre 2016 che, se verrà ratificato dal Governo, produrrà delle ripercussioni negative sul mondo agricolo Italiano.
L’accordo, non solo rischia di compromettere il valore aggiunto di buona parte delle produzioni a denominazione legate
al territorio italiano, comprese quelle salernitane campane, ma permetterà anche l’invasione di grano duro trattato con
glifosato e l’entrata di ingenti quantitativi di carne a dazio zero. La Coldiretti Salerno chiede il sostegno dei
comuni salernitani e della stessa Provincia di Salerno nella battaglia contro l'accordo Ceta. L'argomento è stato
discusso ieri mattina a palazzo Sant'Agostino, dove il presidente Giuseppe Canfora ha incontrato una delegazione
della Coldiretti guidata dal presidente Vittorio Sangiorgio.
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“Il Ceta non riconosce nessuna delle DOP e delle IGP - afferma il presidente della Coldiretti Salerno, Vittorio
Sangiorgio - che rischiano così di finire nel gioco commerciale delle imitazioni e dei falsi prodotti Made in Italy.
Senza dimenticare che l’accordo comporta l’annullamento di tutte quelle barriere che abbiamo voluto per evitare
che sulle nostre tavole arrivino prodotti meno controllati rispetto a quelli italiani. Chiediamo a tutti i comuni
salernitani, che rappresentano il legame più forte con le comunità locali e con l’agricoltura - commenta Sangiorgio
- di affiancare Coldiretti in questa battaglia, al fine di riaprire un dibattito democratico dal basso ed evitare
che tutte le conquiste ottenute nel nostro paese a tutela della qualità e della sicurezza alimentare non vengano
vanificate, assecondando soltanto gli interessi delle multinazionali”.
Contrario alla ratifica dell'accordo si è schierato il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora. "Per tutelare
il nostro patrimonio agroalimentare e il nostro Made in Italy - spiega Canfora - faremo sentire il nostro sostegno
con l'approvazione in consiglio provinciale di un'apposita delibera. In realtà a fronte dei presunti benefici attesi,
il Ceta introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti,
che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e
l’identità del sistema agricolo nazionale. Per tali ragioni saremo al fianco della Coldiretti che è impegnata
in un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di non votare
a favore della ratifica dell’Accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di
ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle
imprese".
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