Sopralluogo Cittadella Giudiziario del 27.5.2016 – criticità rilevate
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La scrivente O.S., dopo sei mesi dalla prima richiesta (e dopo molte altre) per poter visitare i locali della c.d. “Cittadella Giudiziaria” è riuscita ad accedere, in data 27 maggio u.s. e unitamente ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza presso il Tribunale ordinario di Salerno, ai locali sopra indicati.
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza presso codesto ufficio, in data 16 giugno 2016, hanno depositato propria nota (Allegato A), in cui sono evidenziate gravissime criticità con riferimento alla sicurezza dei frequentatori di quegli ambienti.
La scrivente O.S., sente, in primis, l’obbligo di ringraziare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza presso il Tribunale ordinario di Salerno, per la puntuale e arguta rappresentazione delle criticità e, naturalmente, fa propri tutti i contenuti della nota sottoscritta dai RR.LL.SS.
La CISL FP di Salerno, anche per corroborare gli assunti dei RR.LL.SS. c/o il Tribunale
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di Salerno, intende affermare che la divisione interna degli ambienti, avendo completamente
snaturato il progetto originario, a un occhio attento alla funzionalità/utilizzo di spazi da
adibire a uso di uffici giudiziari, è un vero e proprio obbrobrio!
Visto, comunque, lo stato dell’arte, sarebbe interessante sapere:
- chi ha disposto l’attuale divisione degli ambienti, tanto che gli stessi siano già da considerarsi “fuori legge”;
- chi ha disposto che debbano esservi uffici (Presidente del Tribunale e Dirigente Amministrativo del Tribunale), destinati a una sola persona, di 80 (ottanta) mq. e cancellerie di 19 mq. circa;
- visto il risultato, conoscere il “team di esperti” che ha organizzato gli attuali spazi lavorativi (cancellerie, uffici dei magistrati, aule di udienza, eccetera), presumendo che il tecnico e/o i tecnici addetti alla progettazione della c.d. cittadella giudiziaria abbiano agito su indicazione di dirigenti della “giustizia” (amministrativi e/o magistratuali). Possibile mai che nessuno abbia segnalato che talune volte (non nelle aule canoniche di udienza) nelle aule dei magistrati e o in talune cancellerie possano esservi anche centinaia di persone? Possibile mai, con riferimento a quanto sopra, che le porte degli uffici si aprano verso l’interno e che non possa prevedersi, per la ristrettezza dei corridoio, l’apertura delle stesse verso l’esterno?
- cosa ha, fino a ora, detto il RSPP, deputato alla redazione del Documento di Valutazione del Rischio. Così come sarebbe interessante sapere se l’Ufficio ha disposto la redazione del DVR, previa consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, così come prescrive il D.Lgs 81/08, quindi la legge;
- dell’attuale dislocazione dell’arredo degli uffici (armadi, scrivanie, banconi, eccetera) distribuiti in maniera disarmonica e soprattutto in maniera pericolosa: armadi sparsi in maniera libera negli ambienti di lavoro, non ancorati alle pareti, spesso posti davanti ai finestroni; postazioni di lavoro (scrivanie) situate lontano dalle prese (energia elettrica e internet/telefoniche), tanto da prevedersi l’uso, vietato dalla norme prevenzionali, di prolunghe e/o “ciabatte” multipresa; postazioni di lavoro (scrivanie) superiori alle prese, tanto da prevedersi, anche in questo caso, le vietate multiprese (vedi foto allegate);
- perché parte degli arredi di archivio è stata appaltata e perché altra parte di arredi per gli archivi non lo è stata (allo stato per questa parte di archivi gli atti sono letteralmente “buttati” a terra);
- chi ha previsto e/o accettato che vi fossero parcheggi interrati solo per i magistrati e non anche per il personale amministrativo;
- come mai, in una “mega struttura” come quella della Cittadella Giudiziaria, non siano stati previsti spazi da adibire a mensa e/o a luoghi di ristoro per il personale/frequentatori (personale amm.vo, magistratuale e avvocati);
- se i costi di costruzione della cittadella giudiziaria si siano quasi triplicati i n virtù delle continue (e secondo noi devastanti) varianti progettuali e conoscere i responsabili di tali lievitazioni di costi.
Detto quanto sopra, qualcuno dirà, così come ha già detto, “ … la solita CISL … il solito Galatro … che criticano sempre e si mettono “di traverso” …”: non c’è critica da fare … visto quel che accade “sulle nostre teste” e “con i nostri soldi” ... c’è solo desolazione!
E’ vero, secondo alcuni, la costruzione è nuova e deve essere occupata. E’ anche vero, però, che se non vi fossero stati interventi “devastanti” la Cittadella Giudiziaria sarebbe potuta essere un funzionale fiore all’occhiello!
E’ una costruzione fuori norma? Chi governa trasferirà gli uffici comunque!
Questa “cittadella”, non ultimata e già non a norma (6 plessi di cui solo tre quasi ultimati):
- doveva costare (complessivamente) 40 milioni di euro?
- a oggi è costata più di 100 milioni di euro?
- occorrono altri 40 milioni di euro per terminarla?
Cosa volete che importi: i soldi non sono di chi li fa spendere in questo modo. Sono dei cittadini!!!
Nel caso di tragedia (non voglia Dio!) a causa di incendio e/o movimento tellurico, con le porte che si aprono verso l’interno e che non permettono un regolare e veloce deflusso, chi sarà il responsabile?
Nessuno!!!!!!!!!
La CISL FP, però, non tace … chi scrive sceglie, così come ha sempre scelto, di non tacere … non è bello essere considerati scomodi … ma l’onestà, anche intellettuale, è una via da percorrere, oltre che una scelta di vita.
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Il Coordinatore Provinciale
Ministeri – Agenzie Fiscali – EPNE
Antonio Galatro
Redazione: notizieirno.it
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