T rasformazione della Società Partecipata "AUSINO spa" in Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico
, finalizzata esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati. Atto di indirizzo
IL SINDACO
E
L’ASSESSORE ALLE PARTECIPATE
PREMESSO CHE:
Con l’allegata nota prot. 41585 del 03.07.2015, i Sigg.ri Mario Farano e Patrizia Reso, per il “Comitato Acqua Pubblica di Cava de’ Tirreni” hanno presentato, ai sensi del comma 1 dell’art. 15 dello Statuto del Comune di Cava de' Tirreni, una proposta deliberativa finalizzata alla trasformazione della Società Partecipata “AUSINO spa” in Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico, finalizzata esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati;
DATO ATTO, al riguardo, che il Consiglio Comunale di Cava de’ Tirreni, con delibera n. 107 del 2 agosto 2012 così deliberò all’unanimità:
“Visto l’articolo 6 bis dello Statuto che contempla il diritto all’acqua, il Consiglio Comunale delibera di dare mandato al Sindaco di avviare la Procedura per la trasformazione della società partecipata Ausino S.p.A. in Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico a norma degli artt. 31 e 114 del D.lgs. 267/2001 così come riformulato, finalizzato esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del servizio idrico integrato nel territorio degli Enti Locali Consorziati”.
RITENUTO doveroso, nonché opportuno dare seguito alla deliberazione consiliare citata,
RITENUTO che la trasformazione di Ausino spa in Azienda Speciale Consortile risulta coerente con il quadro normativo vigente, anche alla luce della deliberazione della Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, N. 2/SEZAUT/2014/QMIG del 15.01.2014, la quale ha enunciato i seguenti principi di diritto:
“a) l’operazione di trasformazione eterogenea di una società di capitali che gestisce un servizio pubblico a rilevanza economica (nella specie, il servizio idrico) in azienda speciale consortile, è compatibile sia con le norme civilistiche, trattandosi di organismi entrambi dotati di patrimonio separato, a garanzia dei terzi e dei creditori, e sia con le disposizioni pubblicistiche, intese a ricondurre tali organismi ad un regime uniforme quanto al rispetto dei vincoli di finanza pubblica;
b) a seguito dell’intervenuta abrogazione dell’art. 9, co. 6, d.l. n. 95/2012, è consentita la liquidazione di una società di capitali e la costituzione ex novo di un’azienda speciale consortile.”
RITENUTO che a ciò non osti l’art. 149-bis del D.Lgs. n. 152/2006, introdotto dall’art. 7, comma 1, lett. d), del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 novembre 2014, n. 164, modificato dall'art. 1, comma 615, L. 23 dicembre 2014, n. 190, il quale, con riguardo all’affidamento del servizio idrico integrato così dispone: “L'affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale”;
DATO ATTO, infatti, che al di là del nomen iuris utilizzato dal legislatore nazionale, il modello della “società interamente pubblica” è completamente sovrapponibile a quello dell’azienda speciale consortile di cui agli artt. 31 e 114 del D.Lgs. n. 26/2000, come peraltro si evince anche dalla citata deliberazione della Sezione Autonomie ove si afferma che: “In effetti, l’azienda speciale che risulterebbe dalla trasformazione della società per azioni a totale partecipazione pubblica è dotata di un patrimonio separato a garanzia dei terzi e dei creditori, fermo restando che, sia nell’organismo di partenza che in quello di arrivo, esistono i necessari raccordi con gli enti pubblici di riferimento” ed ancora “Da un lato, sussiste una società per azioni interamente partecipata da enti territoriali, presumibilmente dotata delle caratteristiche dell’in house providing e, quindi, da intendersi come una longa manus degli enti soci (cfr. C. cost., 20 marzo 2013, n. 46); dall’altro, un’azienda speciale consortile di diritto pubblico, come tale inserita nel sistema amministrativo dell’ente locale.” e, ancora, “non ha ragione di esistere la preoccupazione del possibile impiego dell’istituto dell’azienda speciale a scopi elusivi dei vincoli di finanza pubblica poiché, si ripete, la relativa normativa prevede misure più severe di quelle riferite alle società di capitali che gestiscono servizi pubblici locali.”;
EVIDENZIATO, inoltre, che la normativa dell’ordinamento comunitario è indifferente al profilo nominalistico, rilevando, invece, ai fini della classificazione della natura pubblica o privata degli enti, la sostanza delle funzioni esercitate e la tipologia degli interessi perseguiti;
RITENUTO, quindi, di avviare la procedura per la trasformazione della societa` partecipata "Ausino s.p.a."
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in Azienda speciale consortile di diritto pubblico a norma degli artt. 31 e 114 d.lgs. 267/2000 e s.m.i., finalizzata esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati;
Alla stregua dell'istruttoria compiuta dal Settore interessato, che ha provveduto alla redazione della presente proposta di deliberazione, la cui regolarità è attestata mediante la sottoscrizione dei pareri di cui all'art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000;
P R O P O N G O N O
alla Giunta Comunale
1. Di avviare la procedura per la trasformazione della societa` partecipata "Ausino s.p.a." in Azienda speciale consortile di diritto pubblico a norma degli artt. 31 e 114 d.lgs. 267/2000 e s.m.i., finalizzata esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati;
2. Di dare mandato al V Settore, di concerto con l’Avvocatura Comunale, di assumere tutti gli atti e di eseguire tutti gli adempimenti amministrativi conseguenti al presente deliberato, compreso uno schema di Statuto dell’Azienda speciale consortile Ausino, che dovrà rispondere ai seguenti principi, auspicati nell’ordine del giorno (a firma dei consiglieri Servalli ed altri), che diede impulso alla precitata delibera di C.C. n. 107 de 2 agosto 2012):
a) l'Azienda dovrà, in via esclusiva, operare nell'ambito della produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati;
b) l'Azienda non potrà perseguire fini di lucro anche in via indiretta;
c) in applicazione della Convenzione di Aarhus, l'Azienda dovrà garantire la effettiva partecipazione della popolazione residente nel territorio degli enti locali consorziati alle scelte qualificanti relative alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato;
d) l'Azienda dovrà garantire la partecipazione dei propri dipendenti alle scelte qualificanti relative alla organizzazione del lavoro”.
3. Di dar mandato al Sindaco di chiedere al legale rappresentante di Ausino S.p.A. di convocare, entro 30 giorni dalla richiesta, l’Assemblea straordinaria della società, da tenersi nei successivi 45 giorni ponendo all’O.d.G.:
a- trasformazione della società Ausino S.p.A. in Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico;
b- approvazione del nuovo Statuto;
c- regolamentazione per allineare i Comuni serviti ai Comuni Soci;
4. Di dare mandato al Sindaco di convocare la Conferenza dei Sindaci dei Comuni Soci per promuovere la deliberata trasformazione;
5. Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, a norma dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.
IL SINDACO
(Dr. Vincenzo Servalli)
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L’ASSESSORE ALLE PARTECIPATE
(Avv. Paola Moschillo)
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