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   INIZIATIVE PER S. GIOVANNI E S. NICOLA A CARPINETO DI FISCIANO
    INIZIATIVE PER S. GIOVANNI E S. NICOLA A CARPINETO DI FISCIANO



    Fisciano. Nella ridente, amena e fresca località Carpineto – area boschiva nel cuore di Fisciano – si sono tenuti i festeggiamenti in onore del santo patrono: Giovanni Battista. Che è stato celebrato e venerato assieme agli altri protettori del comprensorio: tra tutti, S. Nicola di Bari – poiché a Carpineto è ubicata la omonima chiesa del taumaturgo che ha ispirato la leggenda di babbo Natale, con altre due leggende relative al salvataggio di due bimbi nel mastello e delle tre melarance o pomi d’oro – e S. Michele arcangelo, di cui è ricorsa l’alzata del panno. Una bella e ben organizzata processione si è snodata, silenziosa e sentita, per le viuzze della frazione – tra inni e recite di rosari, ad invocare la “benevolenza” di tali validi e “prestigiosi” intercessori presso il trono dell’Altissimo. Il pio esercizio si è snodato domenica 30 agosto scorso, tra il sacro e il profano. Numerosissime infatti le iniziative a corollario del momento clou insito nel programma – particolarmente ricco – che ha visto la partecipazione dei vari gruppi parrocchiali e non solo. Tante realtà, un solo obiettivo: invocare i nostri “avvocati” che sono nei Cieli per riuscire a vivere serenamente, in armonia e pieni di letizia in questa valle di lacrime. Il parroco, don Antonio Pisani, ha “stabilito” che la processione si effettuasse appunto la domenica del 30 agosto – seguendo il percorso tradizionale. Alcuni tra i residenti più in vista di Carpineto hanno fatto sostare i portatori dinanzi alle loro cappelle private, rifocillandoli con acqua e bibite. Un discreto numero di persone hanno atteso l’arrivo della processione in vari punti della cittadina.


La banda interpellata proveniva da Bracigliano; al seguito delle statue e dei simulacri vi erano autorità civili, militari e ovviamente religiose. Presente l’ex (o già) sindaco di Fisciano, l’avvocato Tommaso Amabile – ora neoconsigliere regionale. Denso e particolareggiato anche il programma più “strettamente” civile: dopo aver percorso con pazienza il tragitto verso Carpineto, infatti, i residenti e i tanti visitatori – accorsi dal Fiscianese e da tutta la Valle Irno – si sono potuti divertire in diverse occasioni che li hanno coinvolti. Tra queste, il concorso fotografico – con relativa esposizione – sul tema “La misericordia di Dio”. Per la cronaca, il vincitore assoluto (primo posto) è stato Lorenzo Scafuro. Altro grande happening è risultato essere il quinto raduno degli artisti madonnari, nella fattispecie della cosiddetta scuola napoletana. Un appuntamento con quest’arte “di strada” ma che non è – né è stata mai – “povera”, anzi! Un modo tutto particolare per rendere grazie al Signore tributandogli l’onore e la devozione dovutigli. Sempre per le cronache, il vincitore – l’argomento verteva su S. Giovanni – è risultato essere Pasquale Scognamiglio, onorato dalla giuria popolare; il premio alla memoria “Giuseppe Galderisi”, invece, è stato conferito a Giuseppe Socci. Ed infine – dopo queste e molte altre manifestazioni socioculturali – il programma civile ha visto come conclusione l’esibizione dei valenti sbandieratori provenienti da Cava de’ Tirreni. Figuranti davvero esperti, scaltri e svelti nello scambiarsi le bandiere: in questo il comune metelliano è noto e va per la maggiore, nelle nostre zone. Al culmine della processione, poi, vi è stato l’omaggio dei fedeli all’angelo guerriero S. Michele – a cui è dedicato il vicino, famosissimo santuario, meta presa d’assalto da curiosi, escursionisti e pellegrini “della domenica” (o “della Pasquetta”!). Proprio a ritualizzare il culto – antichissimo – dell’arcangelo saranno i ministri del culto del relativo santuario alla fine di settembre, quando ulteriori eventi religiosi e musicali (tammorre e quant’altro) onoreranno una figura difficilissima da interpretare e con caratteristiche esoteriche, etnografiche e demologiche che gli studiosi ritengono molto oscure e ancora tutte da decifrare.

di: ANNA MARIA NOIA




Testo scritto di: Anna Maria Noia

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