Il Questore di Salerno, dott. Alfredo Anzalone
QUESTURA DI SALERNO
Ufficio Stampa
Comunicato stampa del 6 novembre 2014
Il Questore di Salerno, dott. Alfredo Anzalone, ha emesso, per la tutela dell’Ordine e della Sicurezza
Pubblica, un divieto d’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive nei confronti di C.
D., 27enne salernitano.
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L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato il 30 ottobre 2014 per aver lanciato un petardo, dal
settore curva sud dello stadio Arechi all’interno del fossato, mentre era in corso la partita di calcio
Salernitana-Messina, valevole per il trofeo di coppa Italia Lega Pro. L’atto aveva messo in grave pericolo
l’incolumità delle circa duecento persone presenti sul posto.
Poiché C. D. ha, in tale circostanza, dimostrato la propria pericolosità sociale, gli è stato fatto divieto
d’accesso su tutto il territorio nazionale, per il periodo di anni TRE, ai luoghi dove si svolgono
manifestazioni di tipo calcistico della F.I.G.C. Tale divieto comprende tutte le manifestazioni programmate
dai campionati nazionali e regionali, le partite amichevoli e della nazionale italiana e le manifestazioni
che si svolgono negli Stati membri dell’Unione Europea.
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I Carabinieri, nel corso della medesima partita, avevano individuato A. G., del 1987, e O. M. del 1984, entrambi
salernitani, mentre tentavano di accedere al settore curva sud dello stadio Arechi con titoli di accesso riconducibili
a terzi, per eludere la normativa sulla nominatività del titolo stesso.
Per entrambi il Questore di Salerno ha emesso DASPO per il periodo di anni UNO. Il divieto di accesso riguarderà
anche per loro tutti i luoghi sul territorio nazionale dove si svolgono manifestazioni sportive di tipo calcistico
della F.I.G.C. e le manifestazioni sportive previste negli Stati dell’Unione Europea. È fatto loro divieto, inoltre,
sempre per un anno e limitatamente alle partite casalinghe della Salernitana, di accedere alle strade adiacenti
lo stadio Arechi.
Per tutti, l’eventuale inosservanza a tale provvedimento sarà punito con la reclusione da uno a tre anni e con la
multa da 10.000 a 40.000 euro.
dr.ssa Adriana Ligrone addetto stampa
tel. 089 613328
e-mail: adriana.ligrone@interno.it
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