“AMICI DELLA TERRA” PROPONE UN MANIFESTO ALL’ATTENZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE SANSEVERINESE
Mercato S. Severino. Ancora una “provocazione” da parte dell’attivo sodalizio “Amici della terra”, presente sul
territorio. L’associazione, retta da Tonino Napoli, è nata circa due anni fa. Messaggio precipuo, di argomento
ecologico ma anche economico, ciò che sta dicendo in questi giorni papa Francesco a proposito della “Terra dei
fuochi” e/o di altri scempi ambientali: “La terra non perdona mai, ci è stata consegnata non per impadronircene
ma per lasciarla ai nostri figli migliorata e non peggiorata.”
A tal uopo è dunque sorta l’associazione “rurale”, che con la lista “Madre Terra” ha riscosso un relativamente
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discreto risultato alle elezioni del 2014, ottenendo un buon piazzamento.
Ma Tonino Napoli e i suoi aderenti pungolano con manifesti ed iniziative l’operato dell’amministrazione della
cittadina; tra le incursioni più recenti, l’approntamento di un manifesto/lettera aperta che sta circolando in
questi giorni sui canali web, grazie al social media Facebook.
Sotto la lente di ingrandimento la questione del pagamento Imu e Ici per i proprietari terrieri, affaire già
tante volte affrontato in passato, e non solo da parte di “Amici della terra”.
Il tutto fa capo all’adozione del Puc (Piano urbanistico comunale) da parte dell’amministrazione Romano nel 2010;
secondo la normativa prevista – dichiara il manifesto – è in atto, da ben cinque anni, la trasformazione di oltre
un milione di metri quadrati di terreni agricoli in terreni edificabili. Ora, siccome il fabbisogno di edificazione
stimato dal Comune sembra – a detta del direttivo dell’associazione – infondato e superiore alle cifre reali,
Napoli e i suoi ritengono opportuno “recuperare le realtà agricole ancora esistenti”, vale a dire: suoli e opifici
dismessi, abitazioni abbandonate e centri storici spesso nel degrado.
Oltre a ciò, i soci con forza richiedono al sindaco Giovanni Romano di intervenire attuando “un abbassamento
consistente delle aliquote Imu e dei valori venali dei suoli ai fini tributari.”
Ragionevoli le motivazioni addotte dal sodalizio: il clima di spending review, la cementificazione massiva e
le enormi cifre da pagare per i proprietari terrieri e gli agricoltori dovrebbero essere tenuti in debita
considerazione da parte delle istituzioni, anche locali. Tuttavia l’associazione intende collaborare con gli
amministratori, ciò solo per contribuire al benessere socioeconomico di tutta la collettività e comunità sanseverinese.
ANNA MARIA NOIA
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