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   ADOZIONE DEL PUC.



    ADOZIONE DEL PUC
    “Questa è una data storica per Cava de’Tirreni, dopo 27 anni di immobilismo, di sviluppo negato, di abusivismo edilizio e di disordine del territorio derivante da una visione ideologica che aveva ingessato la città”. E’ stata questa l’evidente soddisfazione espressa dal sindaco Galdi e dal consigliere regionale Giovanni Baldi alla conferenza indetta per illustrare la portata dell’approvazione da parte della Regione Campania dell’emendamento all’art. 7 del Piano Urbanistico Territoriale (Legge 35/tg8) presentato dallo stesso Baldi. L’emendamento consentirà il completamento dell’iter per l’approvazione del PUC di Cava de’Tirreni da parte del Consiglio regionale. Dopo 27 anni il territorio cavese non è più legato ai vincoli paesaggistici della Costiera amalfitana “Con questa nuova norma, che si aggiunge come ultimo comma all’ articolo 7 della legge 35/1987 – ha spiegato nella conferenza stampa il sindaco Marco Galdi- si consente ai piani urbanistici comunali, conformi agli strumenti sovraordinati e quindi al PTCP (Piano territoriale di Coordinamento Provinciale)e al PTR, di derogare al piano urbanistico territoriale della Costiera amalfitana-sorrentina, quindi abbiamo innescato uno strumento che consente con una semplice delibera in Consiglio regionale di superare i vincoli stringenti del Put”. “Esistevano dei vincoli che mettevano sullo stesso piano Cava e comuni della Costiera come Positano -ha


proseguito il Sindaco- cioè realtà completamente diverse, con numeri di abitanti diversi. Cava ha certamente bisogno di una tutela del paesaggio ma non paragonabile a quella della Costiera. Eppure per 27 anni, sulla scorta di una visione ideologica della sinistra che non tiene conto dei bisogni delle persone, aveva ingessato il territorio di Cava. Se ci sono stati tanti abusi edilizi a Cava, la colpa è anche di quella stessa visione ideologica che ha ingessato il territorio, depauperando anche gli aspetti paesaggistici. Il piano urbanistico comunale non poteva essere adottato e andare avanti se non si fosse risolto prima il problema del piano urbanistico territoriale. Il Puc può essere lo strumento effettivo del rilancio dell’economia e dello sviluppo” “Questo emendamento -ha concluso- è la strada che permette di arrivare in tempi celeri all’adozione del Puc, che altrimenti non sarebbe mai passato in Regione. Il nuovo piano urbanistico comunale comporta varie possibilità, ad esempio consente di rivedere il contingentamento del terziario, che sarà la vera scommessa: non si può incentivare il turismo se non si possono costruire alberghi. Questo è il semaforo verde per tutto il lavoro fatto finora. Per importanza, l’approvazione di questo emendamento è paragonabile alla salvezza dell’ospedale o al completamento dei lavori del Trincerone ferroviario”.
Redazione: notizieirno.it

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