L uci e ombre della semplificazione edilizia dopo il decreto Sblocca - Italia
Il decreto Sblocca - Italia D.L. 133/14, divenuto Legge 164 ha già messo in moto le Amministrazioni Comunali per
irrogare e riscuotere sanzioni pecuniarie a carico di tutti coloro che risultino non aver adempiuto ad ordinanze
di demolizioni per abusi edilizi, pertanto la norma dell’art. 31, comma Q bis, del DPR 380/01, introdotto in sede
di conversione del decreto 133 è di immediata applicazione perché voluta direttamente dallo Stato, cui appartengono
potere generale di coordinamento in materia di sanzioni edilizie, utilizzando i dati catastali, i Comuni potranno
rivolgersi a chi risulta intestatario di beni realizzati in tutto o in parte in totale difformità o con variazioni
essenziali e la sanzione non ha termine di prescrizione, pertanto colpirà anche abusi remoti, ultradecennali, in
quanto agiranno su violazioni permanenti: come il caso più recente è quello deciso dal Consiglio di Stato con la
sentenza del 24 novembre 2014 n. 5792, con il quale ritiene legittimo sanzionare un intervento edilizio abusivo
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Cava de’Tirreni, 21 marzo 2015
addirittura risalente alla prima metà degli anni 60, sanzioni che partono da 2000 a 20.000 € secondo criteri fissati
dai Comuni interessati. Tuttavia la sanzione non risolve il problema dell’abuso, perché la sanzione non rende legittima
la costruzione, in toto o in parte abusiva, ma la cosa ancora più eclatante è che le Regioni, nel tempo, potranno sia
aumentare l’importo dovuto, sia rinnovare periodicamente le sanzioni stesse, qualora non venga eliminato l’abuso. Poiché
ultimamente la Corte Europea si è espressa in fatto di abusi che non si può pagare due volte per lo stesso reato
(amministrativo e penale), verrebbe meno il principio dell’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
Europea, una norma Nazionale totalmente incompatibile con l’interpretazione della Corte Europea, fatta dai giudici
di Strasburgo - obblighi internazionali, per la quale verrebbero calpestati i diritti dell’uomo, e la disuguaglianza
delle Regioni Italiane per la mancata e legittima applicazione della Legge 326/03 che la Regione Campania non ha
usufruito come le altre Regioni d’Italia.
Comitato Casa Sicura
Associazione Ambiente e Territorio
Pres. Luigi Di Domenico
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