Abstract
:
A cura del Prof. Emilio
Esposito Docente di Religione liceo scientifico/ e sezione Carceraria/
Formatore Area delle Professioni Sociali/ Formed - VdS C.R.I. / Consulente
per il Terzo Settore (Welfare) /Componente Centro Studi e Osservatorio
Permanente sul Disagio Giovanile Comune di Mercato S. Severino. Servitore
Insegnante Scuola Alcologica Territoriale - AICAT/ARCAT/APCAT/ Volontario
Ambulatorio Dipendenze ASL Sa distretto 67-/ Responsabile Sportello Sociale
C.R.I. (Delegato ASA ( Attività Sociali).Esperto in Biodiscipline e
Bioenergetica/Libero Docente UTE/ Università per la Terza Età. Counselor.Esperto
in Logoterapia.
Gli
Attacchi di Panico si manifestano nel contesto di molti Disturbi d'Ansia. La
caratteristica essenziale di un Attacco di Panico è un periodo preciso di
intensa paura o di disagio di fronte ad uno stimolo inoffensivo,
accompagnati da sintomi somatici e/o cognitivi.
L'attacco ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l'apice (di solito
in 10 minuti o meno), ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o di
catastrofe imminente e da urgenza di allontanarsi.
In
specifico i sintomi fisici che accompagnano l'attacco di panico sono:
- tachicardia;
-
sudorazione;
-
brividi;
-
vampate di calore;
-
sensazione di torpore agli arti;
-
sensazione di soffocamento;
-
dolore al petto;
-
dolori addominali;
-
sensazione di svenimento.
Vi
possono anche essere sintomi cognitivi, come:
-
avere paura di morire;
-
avere paura di impazzire;
-
temere di perdere il controllo;
-
derealizzazione;
-
depersonalizzazione.
La
persona che viene colta da Attacchi di Panico inizialmente non comprende le
ragioni di ciò che sta succedendo attribuendo così questi improvvisi sintomi
a problemi medici. In tal modo spesso l'individuo è convinto di avere un
qualche sintomo fisico che prefigura una grave malattia successiva, finendo
per rivolgersi continuamente al medico di base o al pronto soccorso.
Gli
individui che richiedono cure per Attacchi di Panico inaspettati descrivono
solitamente la paura come intensa e riferiscono di avere pensato di essere
in procinto di morire, di potere perdere il controllo, di avere un infarto o
un ictus, o di "impazzire".
Riferiscono di solito anche un desiderio urgente di fuggire dal luogo in cui
si sta manifestando l'attacco. Quando gli attacchi diventano ricorrenti, si
può ridurre l'intensità della paura.
L'ansia caratteristica di un Attacco di Panico può essere differenziata
dall'ansia generalizzata per la sua natura intermittente e la gravità
tipicamente maggiore.
Le
sensazioni generate dagli attacchi di panico sono così intense che portano a
sviluppare la cosidetta "paura della paura", ovvero a vivere con il terrore
che l'attacco di panico possa ripresentarsi in un luogo dove nessuno può
prestare soccorso o dove non si può trovare una via di fuga.
La
reazione più comune a questa forte preoccupazione è l'evitamento nel quale
la persona non va più nei luoghi dove ha sperimentato degli attacchi, o in
posti da quali potrebbe essere difficile o imbarazzante allontanarsi in caso
di un attacco. In questo modo l'individuo entra in un circolo vizioso
costituito da ansia che porta altra ansia.
Vi
sono tre tipi di Attacchi di Panico caratteristici con differenti relazioni
tra l'esordio dell'attacco e la presenza o assenza di fattori scatenanti
situazionali:
-
Attacchi di Panico inaspettati (non provocati), nei quali l'esordio
dell'Attacco di Panico non è associato con un fattore scatenante
situazionale (cioè, si manifesta spontaneamente);
-
Attacchi di Panico causati dalla situazione (provocati), nei quali l'Attacco
di Panico quasi invariabilmente si manifesta subito durante l'esposizione o
nell'attesa dello stimolo o fattore scatenante situazionale (per es., il
vedere un serpente o un cane scatena un immediato Attacco di Panico);
-
Attacchi di Panico sensibili alla situazione, che hanno più probabilità di
manifestarsi in seguito all'esposizione allo stimolo o al fattore scatenante
situazionale, ma non sono invariabilmente associati con lo stimolo e non si
manifestano necessariamente subito dopo l'esposizione (per es., è più
probabile che gli attacchi si manifestino durante la guida, ma alcune volte
l'individuo guida e non ha un Attacco di Panico, oppure l'Attacco di Panico
si manifesta dopo avere guidato per mezz'ora).
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emiesposito@tiscali.it
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