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prof. Emilio Esposito |
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Autostima
A cura del prof. Emilio Esposito |
Abstract :
A cura del Prof. Emilio Esposito Docente di Religione liceo
scientifico/ e sezione Carceraria/ Formatore Area delle Professioni
Sociali/ Formed - VdS C.R.I. / Consulente per il Terzo Settore (Welfare)
/Componente Centro Studi e Osservatorio Permanente sul Disagio
Giovanile Comune di Mercato S. Severino. Servitore Insegnante Scuola
Alcologica Territoriale - AICAT/ARCAT/APCAT/ Volontario Ambulatorio
Dipendenze ASL Sa distretto 67-/ Responsabile Sportello Sociale C.R.I.
(Delegato ASA ( Attività Sociali).Esperto in Biodiscipline e
Bioenergetica/Libero Docente UTE/ Università per la Terza Età.
Counselor.Esperto in Logoterapia
Avere autostima significa star bene con se stessi, sentire di essere
una persona che vale. Sebbene sia normale per ognuno di noi avere dei
dubbi di tanto in tanto, è importante che un bambino stia bene con se
stesso il più sovente possibile. L’autostima gli permette di fare
nuove esperienze senza troppa paura di sbagliare, di uscire e fare
nuove amicizie, di affrontare i problemi che incontrerà sul suo
cammino. L’autostima crea le fondamenta sulle quali iniziare a
costruire la propria vita.
Che cos’è l’autostima?
Avere autostima significa apprezzare e amare se stessi. Non si tratta
di essere presuntuosi e spocchiosi, ma di credere in se stessi e nelle
proprie capacità. • Autostima è l’opinione che si ha di se stessi, ed
è la consapevolezza di essere in grado di fare bene determinate cose –
in altre parole si tratta sia di essere che di fare. • Uno degli
aspetti dell’autostima è ritenere che si ha un ruolo nel mondo al
quale si appartiene – che si fa parte di una famiglia nella quale si
conta. E’ conoscere le proprie radici ed avere fiducia nel proprio
futuro. Questo può essere un problema per i bambini che provengono da
altri Paesi e che hanno quindi perso i contatti con le proprie radici,
ma anche per quei bambini che vivono in una famiglia separata, nel
caso siano stati allontanati da una parte della famiglia e dalla sua
storia. • L’autostima riguarda ciò che ci sta a cuore. Se voglio
essere bravo in uno sport ma tutti mi dicono invece che ho talento a
disegnare, la mia autostima non ne trarrà giovamento, perché verrò
spronato a disegnare e non a fare sport. Se al contrario sarò
incoraggiato e aiutato in ciò che mi piace fare, la mia autostima
crescerà.
Perché è importante avere autostima?
• In ogni cultura esiste un livello minimo di autostima richiesto
dalla società o dalla famiglia in cui si vive. • L’autostima ci aiuta
a credere che possiamo sviluppare le nostre capacità e dare il nostro
contributo alla comunità. • La ricerca dimostra che chi ha poca
autostima crede di non essere in grado di agire da solo e di non saper
usare al meglio le sue capacità. • Spesso la mancanza di autostima
provoca anche problemi di salute quali stress, disturbi cardiaci e la
propensione ad un comportamento anti-sociale. Per aiutare un bambino a
sviluppare la propria autostima è importante iniziare fin dalla
nascita a fornirgli delle buone basi ed evitare l’insorgere, in
futuro, di conseguenze negative sulla sua salute. I bambini, a
qualsiasi cultura appartengano, hanno bisogno di occupare un posto
preciso nella propria famiglia e devono sapere che sono apprezzati per
quella persona speciale che sono.
Diversità di cultura
E’ importante riconoscere che in alcune culture è considerato
fondamentale sentirsi bene nel proprio gruppo o nella propria
comunità, mentre non è ritenuto così importante star bene con se
stessi come individui. Spesso è considerato normale che i genitori non
dimostrino di apprezzare troppo i successi dei figli per paura che
questo li porti ad accontentarsi dei risultati ottenuti e a non
sforzarsi per migliorare. A volte si tende a non lodare un bambino per
evitare che diventi ‘presuntuoso’. Avere autostima non significa
rinunciare a questi valori, i quali possono invece coesistere con la
fiducia nelle proprie capacità. I bambini che hanno fiducia in loro
stessi spesso si impegnano più di quelli che sono insicuri.
Come si sviluppa l’autostima
NEONATI Il bambino molto piccolo non ha la percezione di sé come
individuo, perciò non si può ancora parlare di autostima. Impara
gradualmente a capire che è amato e che merita di essere amato perché
qualcuno si prende cura di lui, accorre quando piange e ricambia i
suoi sorrisi. Questo atteggiamento comunica al bambino: “ti vogliamo
bene, per noi sei importante”.
VERSO I PRIMI PASSI
Quando il bambino cresce e si avvicina all’età dei primi passi non ha
ancora una precisa percezione di sé. Ad esempio, se un bambino di un
anno è in piedi e sta cercando di tirare una corda con le mani,
probabilmente non muoverà anche i piedi. Questo perché non si rende
ancora conto che sia le mani che i piedi appartengono a lui. Un
bambino di questa età non capisce ancora che tutte le parti del suo
corpo sono parte di lui. Ogni volta che acquisisce una certa abilità,
questa accrescerà il suo bagaglio di conoscenze, la sua consapevolezza
di essere capace a fare qualche cosa e la conoscenza di sé. Quando
dice “no” egli in effetti sta dicendo «sono un individuo, una persona
e questo è molto importante per me. Posso dimostrarlo dicendo “no”
anche se in realtà voglio il gelato che mi stai offrendo». A questa
età impara a conoscersi a mano a mano che capisce chi è, che cosa può
fare e a quale mondo appartiene. Ha difficoltà a condividere qualunque
cosa perché sta appena imparando a capire chi è e che cosa gli
appartiene. In questo periodo vede se stesso attraverso gli occhi dei
suoi genitori. Se i suoi genitori lo considerano una persona speciale
e degna di amore e glielo dicono spesso, egli svilupperà la sua
autostima. Se al contrario il messaggio che gli trasmettono è quello
di essere una seccatura, un peso, la sua autostima farà fatica a
crescere.
NELL’ETÀ DELLA SCUOLA MATERNA
Intorno ai tre anni di età il bambino ha imparato che le parti del suo
corpo e la sua mente gli appartengono. Può trascorrere del tempo
lontano dai genitori o dalle persone che si sono prese cura di lui
finora perché ha acquisito un certo senso di sicurezza. La sua
autostima si sviluppa su basi pressoché fisiche, guardando i suoi
compagni, confrontando per esempio chi è più alto, più veloce, ecc.
DURANTE LA SCUOLA ELEMENTARE
Accade a molti bambini di perdere fiducia in se stessi quando inizia
la scuola. In una situazione completamente nuova devono rapportarsi
con compagni che non conoscono e devono imparare molte regole nuove.
L’autostima in questi anni dipende da come riescono ad affrontare la
scuola, dai risultati ottenuti in uno sport, dall’aspetto fisico e
dalla capacità di fare amicizia con gli altri. I principali fattori
che possono compromettere la loro autostima in questo periodo sono:
situazioni di stress in famiglia causate da genitori che non vanno
d’accordo, problemi di rendimento a scuola o di difficoltà ad eseguire
i compiti a casa, episodi di bullismo o mancanza di amici.
ADOLESCENTI
L’autostima di un adolescente può essere influenzata dai grandi
cambiamenti fisici e ormonali che avvengono in questo periodo, e ancor
di più dall’aspetto esteriore e dall’opinione che essi hanno del loro
aspetto. I giovani che hanno degli ideali o delle mete da raggiungere
spesso hanno una buona autostima, specie se vengono supportati e
incoraggiati dalle loro famiglie. Anche appartenere ad un gruppo di
amici è molto importante per l’autostima di un adolescente. Questa è
la ragione per cui gli adolescenti spesso passano tanto tempo al
telefono e vogliono fare tutto quello che fanno i loro amici.
Che cosa possono fare i genitori
La maggior parte dei genitori ha a cuore il problema e si chiede
spesso che cosa può fare per aiutare suo figlio ad acquisire fiducia
in se stesso. Ecco alcuni consigli.
• Dite a vostro figlio che lo amate e dimostrategli che siete contenti
di come è.
• Dimostrategli il vostro amore dedicandogli del tempo, ascoltando le
sue opinioni e rendendovi disponibili ad aiutarlo a raggiungere i suoi
traguardi, per esempio accompagnatelo a fare sport e guardatelo mentre
si allena o fa delle gare.
• Incoraggiatelo a fare nuove amicizie. Invitate a casa i suoi amici e
cercate di conoscerli.
• Seguitelo nei compiti a casa – dimostrate disponibilità, aiutatelo
ma non sostituitevi a lui.
• Se mostra particolari difficoltà in qualche materia, aiutatelo ad
esercitarsi di più ma non fategli ripetere troppe volte le stesse cose
se non ce la fa. I bambini devono potersi esercitare anche in ciò che
riesce loro meglio per dimostrare che sono bravi.
• Parlate con gli insegnanti. Un buon rapporto tra scuola e famiglia è
molto importante.
• Aiutate vostro figlio a coltivare qualsiasi hobby per il quale
dimostri interesse.
• Fatelo sentire parte della famiglia. Compatibilmente con l’età
richiedete e aspettatevi un aiuto, quale ad esempio dar da mangiare al
cane, apparecchiare il tavolo, lavare l’automobile, ecc. E’ importante
che il suo compito non sia soltanto mettere in ordine le sue cose ma
anche dare il suo contributo nella gestione della vita famigliare.
• Lasciate che sia vostro figlio ad aiutarvi in qualche compito. Ad
esempio gli adolescenti sono sovente più bravi di un adulto ad usare
il computer o a programmare il video registratore.
• Quando fate qualche gioco con vostro figlio, se è nell’età della
scuola elementare, fate in modo che abbia la possibilità di vincere.
• Coinvolgeteli nelle attività e nelle relazioni esterne della
famiglia. Aiutateli a conoscere i parenti, parlategli delle famiglie
di origine e della loro storia, cosicché sviluppi un senso di
appartenenza.
• Conservate piccoli ricordi dei successi da lui ottenuti e dei
momenti più importanti della sua vita.
• Fategli delle fotografie in modo che si renda conto dei suoi
cambiamenti e della sua crescita e soprattutto del fatto che lo amate.
Ai bambini e agli adolescenti piace sfogliare le foto e rivivere i
momenti felici vissuti.
• Adottate dei piccoli rituali e delle consuetudini piacevoli, quali
leggere una storia prima di andare a dormire, usare un modo
particolare di salutarlo o di fare le cose che sia caratteristico
della vostra famiglia.
• Festeggiate ogni successo e ogni raggiungimento di un traguardo.
• Dimostrategli che avete fiducia in lui. Non cercate di risolvergli
ogni problema. Aiutatelo piuttosto ad acquisire la capacità di
risolvere i problemi e a capire che può farcela da solo.
Se il bambino ha dovuto subire molti cambiamenti – trasferimento da un
altro Paese, separazione dei genitori, frequenti traslochi – fate in
modo che possa rimanere in contatto con le sue radici il più
possibile. Tenete un diario con delle fotografie dei luoghi in cui è
stato. Parlategli della storia della sua famiglia. Se la famiglia è
separata fate sì che possa mantenere i contatti con entrambe le parti.
Lo stesso discorso vale per i bambini adottati. Gli adolescenti in
particolar modo desiderano avere notizie sulla loro infanzia in questa
fase della loro vita in cui cercano di scoprire chi sono.
I messaggi che possono contribuire a distruggere l’autostima in un
bambino
• Ignorarlo e non dimostrare interesse per lui.
• Messaggi che indicano che non lo apprezzate, per esempio “ti voglio
bene ma non mi piace come sei”.
• Attribuirgli un’etichetta negativa, ad esempio “sei pigro, sei
disordinato, sei timido”.
• Fare paragoni specialmente con i fratelli o le sorelle. Potrebbe
ritenere di non essere alla loro altezza.
• Fargli intendere che la vita sarebbe migliore senza di lui. Ad
esempio “se non fosse per i figli potremmo farci una bella vacanza” o
addirittura “vorrei che non fossi nato”.
• Minacciare di lasciarlo o di mandarlo via se non fa ciò che voi
volete.
• Sbuffare o lamentarvi se vuole parlare con voi o vi chiede qualche
cosa, come se fosse uno sforzo per voi dedicargli del tempo.
Che cosa possono fare i genitori per un figlio adolescente
Spesso durante l’adolescenza i ragazzi, che sono sottoposti a grossi
cambiamenti e si stanno preparando a diventare adulti, hanno
un’autostima piuttosto debole.
• I genitori possono aiutare un figlio adolescente dimostrando di
apprezzarlo e incoraggiandolo. Se gli dite “come stai bene vestito
così”, probabilmente vi dirà che non è vero, ma riceverà comunque il
vostro messaggio di apprezzamento. Non fatevi scoraggiare dalle sue
reazioni di apparente disinteresse. Per esempio “stai proprio bene con
quel taglio di capelli”. “Lo dici solo perché sei mia madre. Il tuo
giudizio non è obiettivo”. “Beh, sono tua madre e sono molto fiera di
avere un figlio come te”.
• Pretendete un piccolo aiuto in casa, anche se ciò significa per voi
dover ogni volta spiegare che anche questo vuol dire far parte della
famiglia. Vostro figlio capirà che la sua famiglia lo stima e ha
bisogno del suo aiuto.
• Cercate di dimostrare interesse per le cose che gli piacciono. Ad
esempio provate ad ascoltare la sua musica preferita, informatevi
sulle parole delle canzoni e sul loro significato, ma non criticatele.
• Ascoltate le sue opinioni senza dover per forza ogni volta trovare
una soluzione migliore della sua. Aiutatelo ad esporre le sue idee.
Fategli sapere che non deve necessariamente avere le vostre stesse
opinioni su tutto.
• Qualche volta chiedetegli un aiuto o un consiglio. Mostrategli che
non sempre avete le risposte ai vostri problemi.
• A volte fate uno strappo alla regola o uscite dai vostri schemi per
aiutarlo a raggiungere un obiettivo che per lui è di particolare
importanza, anche se vi potrebbe sembrare inutile.
• Interessatevi ai suoi compiti di scuola, ai suoi hobby, agli sport
che pratica e fategli sapere che siete orgogliosi dei suoi successi.
• Coinvolgetelo in tutto ciò che riguarda la famiglia. Fatelo
partecipare a tutte le feste e le ricorrenze, anche se non si fermerà
a lungo.
• Quando commette degli errori dovuti all’inesperienza e alla volontà
di mettersi alla prova, interpretateli come errori dai quali trarre
insegnamento. Ditegli che sono proprio gli errori che ci aiutano ad
imparare e a fare dei progressi.
• Invitate i suoi amici a casa in modo da avere la possibilità di
conoscerli.
• Non mollate. Se gli adolescenti sono persone con le quali non è
facile vivere, solitamente è perché sono loro i primi a non sentirsi
bene con loro stessi. E’ proprio in questo momento che hanno bisogno
di sapere che voi siete loro vicini.
Qualche consiglio speciale per i genitori
• Anche la vostra autostima è importante. Un bravo genitore deve
dimostrare ai propri figli che sta bene con se stesso.
• Ritagliatevi del tempo per voi. Fate qualche cosa che vi dia
soddisfazione o di cui siete orgogliosi. Fate un bel bagno rilassante
se ne sentite il bisogno, uscite con gli amici, andate fuori a cena,
leggete un libro, andate al cinema, fate una passeggiata, fate
qualcosa che vi faccia stare bene.
• Passate del tempo con amici che vi capiscano e che vi aiutino a
stare bene.
• Se avete un partner trascorrete del tempo insieme.
• Se i vostri figli sono cresciuti, incominciate pensare a nuovi
interessi da coltivare o a vecchi progetti che avevate abbandonato per
questioni di tempo.
Promemoria
• Avere autostima è molto importante per ognuno di noi.
• I bambini piccoli imparano ad avere autostima attraverso ciò che si
rendono conto di saper fare e attraverso l’opinione che i genitori
hanno di loro.
• Continui messaggi di critica e disapprovazione danneggiano
seriamente l’autostima.
• Dedicare ai propri figli del tempo, offrire loro sorrisi e abbracci,
li aiuterà ad accrescere la loro autostima.
• Se vostro figlio è un adolescente, continuate a dimostrargli stima e
apprezzamento anche se dirà di non credervi. Questo tipo di messaggio
è importante per lui.
• L’autostima è una cosa che si impara e l’opinione che si ha di sé
può cambiare.
• Imparate a curare la vostra stessa autostima
Info: emiesposito@tiscali.it
Prof. Emilio Esposito
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